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Il Cile ferma l'Angola, i padroni di casa a un passo dall'eliminazione


Lo sport non si programma a tavolino e il Cile ieri sera lo ha dimostrato rendendo stantie tutte le previsioni della vigilia e vincendo 3-1 ai rigori contro i padroni di casa. Per passare il turno l'Angola deve battere (ed eliminare) il Portogallo.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 24/09/2013 - 09:06 - Ultima modifica 26/09/2013 - 16:52

il capitano dell'Angola Vieira.

Foto Marzia Cattini

La gara che non ti aspetti e che ribalta come un guanto il campionato del mondo. Il Cile sconfigge l’Angola e lo batte 3-1 ai tiri di rigore, rendendo minime le speranze di qualificazione degli africani.
Facciamo un salto indietro di 24 ore: il Portogallo, tra le favorite della rassegna iridata, fatica nel debutto contro il Cile. Dopo l’1-1 del primo tempo deve sudare non poco per aver ragione dei sudamericani, bravi nel contropiede, sostenuti da Quintanilla in porta e con un Fernandez in ottima forma. A questo aggiungiamo il peso psicologico che devono sopportare gli angolani: trecento milioni di dollari spesi per un mondiale da giocare con il ruolo di protagonista. Difficile per chi protagonista, a così alto livello, non lo è mai stato.
Così nella gara che vale il secondo posto del girone l’Angola è già costretto a vincere per arrivare ai quarti. L’avvio è dei migliori: contropiede a due tra Joao Pinto  e Vieira e gol di quest’ultimo, che veste la fascia da capitano degli angolani. Poi la gara vive un copione scritto: i padroni godono di una netta supremazia offensiva, mente i sudamericani difendono bene e giocano in contropiede, cosa gradita se hai in squadra un attaccante del calibro di Nicolas Fernandez.
Ma nella rosa cilena, oltre al bomber del Giovinazzo e all’ex pratese Carmona (positivo anche lui) troviamo Filipe Castro, un giovane veloce, dotato di buona tecnica, che al 6’ della ripresa agguanta il pari. L’1-1 non si schioda fino alla fine, con l’Angola che prova a tirare da tutte le parti (e al quale vengono fischiati 5 falli di squadra in 50 minuti di gioco) ed il Cile che gioca accorto: non scopre mai la difesa, lasciando sempre due uomini alla retroguardia.
Si va ai supplementari, dove le squadre giocano con la paura nelle gambe. Così, inevitabili giungono i tiri di rigore: in un girone eliminatorio è una regola assurda, voluta dalla federazione internazionale. E il Cile vola: Felipe Castro fa secco Tiago Sousa. Poi l’ex secondo portiere del Liceo si deve arrendere anche a Fernandez. Il Cile sogna, l’Angola invece si lecca le ferite. Ora deve vincere contro il Portogallo, che nel pomeriggio aveva massacrato il Sud Africa (21-2). Tutto è possibile, ma tendiamo a non credere ai miracoli. Tanto più che non basterà una semplice vittoria. Data per scontata la vittoria del Cile sul Sudafrica, l'Angola deve battere il Portogallo con almeno tre reti di scarto; in questo caso i padroni di casa vincerebbero il girone davanti al Cile e i lusitani sarebbero eliminati. Se l'Angola vince con un solo gol di scarto, pareggia o perde, il Portogallo è primo nel girone e il Cile secondo. Nel solo caso in cui l'Angola vincesse con due soli gol di scarto entrerebbero in gioco anche i gol fatti dalle tre squadre contro il Sudafrica e, con ogni probabilità (dipende dal risultato esatto di Angola-Portogallo e di Cile-Sudafrica), il Portogallo sarebbe primo, il Cile secondo e l'Angola terzo.

Parole chiave: Nazionale, Nazionale Senior, Mondiale Senior,
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