Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Valdagno sogna la finale, il Porto lo riporta alla realtà


Ci ha creduto davvero il Valdagno di poter compiere un'autentica impresa nella bolgia di Porto. Ma i coriacei portoghesi (con l'aiuto degli arbitri spagnoli nelle fasi decisive) non hanno mollato e hanno rintuzzato i vicentini fino all'accelerazione finale. La coppa è portoghese e domani il derby Porto-Benfica decreterà il vincitore.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 01/06/2013 - 20:44 - Ultima modifica 06/06/2013 - 07:26

Helder Nunes, Ricardo Barreiros e Caio, decisivi nella vittoria del Porto.

Foto Marzia Cattini

Iniziamo dalla fine. Dal colpo di coda del Porto che negli ultimi 8 minuti ha portato a casa una partita che per lunghi tratti sembrava davvero destinata a sfuggire di mano. Un Porto che ha il grande merito di averci creduto fino in fondo e ha la fortuna di avere una squadra forgiata con il fuoco da Tò Neves: dal primo all'ultimo minuto i padroni di casa hanno corso, creato occasioni, messo a dura prova un ottimo Gnata, bucato da tutte le parti la difesa del Valdagno.
Ma, fuori da ogni possibile ipocrrisia, con due arbitri appena decenti probabilmente non sarebbe bastato a vincere contro questo Valdagno. L'allenatore dei vicentini, Franco Vanzo, che di solito evita certe polemiche, in conferenza stampa va direttamente sull'argomento e sostanzia le opinioni con i fatti: 14 falli di squadra fischiati contro il Porto nel primo tempo, uno solo nella ripresa. Almeno due rigori letteralmente inventati, proprio nei momenti decisivi della partita, quando il Valdagno dava l'impressione di poter andare via. Del resto questa finale è la festa per i 120 anni del Porto e il Porto festeggerà anche domani (anche perchè il Benfica non vale certo i neo campioni del Portogallo).

Porto-Valdagno è stata indubbiamente condizionata dall'esito della prima semifinale. Con il Barcellona fuori dai giochi, la sensazione che in questa semifinale ci si giocasse il trofeo ha caricato di pathos il match. Si è giocato in un palasport pieno (anche se troppo piccolo per un evento del genere: domani non ci sarà spazio per i supporters del Benfica), con una numerosa e colorata presenza di supporters vicentini che hanno sognato e sostenuto la squadra fino al tracollo finale.
L'aria che tira la si capisce dopo appena 30" quando gli spagnoli fischiano la prima punizione per il Porto. Lusitani in vantaggio con Barreiros da fuori (forse l'unica incertezza di Gnata), ma Valdagno che reagisce bene, ma subisce il raddoppio al 9' con un rigore di Ventura per fallo di pattino (il più gettonato ai danni del Valdagno). I vicentini si fanno sentire all'11' quando Gil infila di potenza il gol del 2-1. A metà del tempo i falli di squadra sono già 9-8 e i due spagnoli fischiano come altrettante locomotive in corsa. Al 14' arriva il meritato pareggio del Valdagno con Nicolia che trasforma la punizione per il 10' fallo del Porto. La stessa cosa, ma a parti invertite, la fa Nunes al 21'. Il finale di partita è denso come non mai: Valdagno sbaglia un rigore con Rigo e colpisce un palo con Gil, poi subisce due espulsioni in sequenza: fuori Gil a 23.28 e Nicoletti a 2" dalla sirena. Gnata para entrambi i rigori e si va all'intervallo con il Porto in vantaggio 3-2 e il Valdagno che rientra in pista in doppia inferiorità.
Nella ripresa il Valdagno resiste 20" e poi, con due uomini in meno in pista, subisce il 4-2 da Ventura. Subito dopo Ventura si prende il blu e al tavolo fanno confusione come se fossimo in Italia; per 5 minuti tutti discutono di come si applica il regolamento. Alla fine non succede niente e le squadre continuano entrambe con l'uomo in meno. Nicolia (meno brillante del solito) sbaglia la punizione, ma subito dopo Silva trova l'angolino e riapre la partita: 4-3. In inferiorità (il gol subito riporta a 5 i giocatori del Porto) il Valdagno colpisce due volte il palo, ma subisce l'ennesimo rigore da parte della coppia spagnola. Ci pensa Gnata a sventare. Al 28' il rigore è per il Valdagno per l'atterramento di Nicolia; Sergio Silva non sbaglia e fa 4-4. E' il momento migliore dei vicentini e Randon ammutolisce il pubblico di casa quando infila l'assist di Gil per il primo vantaggio valdagnese: 4-5. Il Porto, però, è squadra dalle tante risorse: due di queste sono Helder Nunes e Ricardo Barreiros che in collaborazione mettono a segno il 5-5 al 34'. Al 34' i falli sono 14-14, ma quelli del Porto sono ancora quelli del primo tempo. Il 15' del Valdagno arriva subito, al 37': Gnata para e nell'azione successiva Pedro Gil va in azione insistita e con un pizzico di fortuna infila il 5-6. L'aiutino al Porto arriva ancora dagli arbitri spagnoli che al 41' espellono Nicoletti; Gnata para ancora la punizione, ma Ventura trova il varco in superiorità. Pochi secondi dopo Ventura colpisce violentemente Nicolia e finisce in panca puniti. Nicolia tenta un alza e schiaccia, ma non chiude la conclusione e subisce fallo; è il 15' e lo stesso Nicolia torna dal dischetto, batte una punizione inguardabile, ma raccoglie la ribattuta e gela il pubblico di casa: 6-7. Per non perdere tempo, gli arbitri regalano un rigore al Porto dopo appena un minuto: Barreiros segna il gol del pareggio.
A questo punto il Valdagno crolla e il Porto chiude la gara. Il gol del vantaggio è un capolavoro da cineteca di Ricardo Oliveira detto Caio che supera due avversari telecomandando la pallina e mette alle spalle di Gnata ponendo il sigillo sulla partita. Ormai in pista c'è solo il Porto che chiude definitivamente i conti poco dopo con il gol di Helder Nunes.

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Final Four, Semifinale, Valdagno,
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.