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Valdagno a Porto per l'appuntamento con la storia


Sabato i campioni d'Italia giocheranno a Porto, contro i padroni di casa, la semifinale di Eurolega con l'obiettivo di chiudere un ciclo scrivendo un pezzo di storia. Dragao Caixa esaurita da giorni e padroni di casa decisi a rimettere le mani sulla coppa dopo 20 anni. Nell'altra semifinale il Barcellona affronta il Benfica.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 31/05/2013 - 14:02 - Ultima modifica 02/06/2013 - 00:18

Dragao Caixa, sabato 1 giugno, ore 18 locali (le 19 in Italia). La storia passa di lì a quell'ora e il Valdagno vuole scriverla con i suoi colori, bianco e azzurro, che (ironia della sorte) sono gli stessi del Porto. In altre occasioni avremmo parlato di match impossibile contro i padroni di casa che hanno fortemente voluto questa finale, al punto da "sganciare" 25mila euro, battendo proprio il Valdagno nella gara per l'aggiudicazioned ella Final Four. Questa volta, però, no; questa volta, si può fare.
Si può fare perchè forse mai prima d'ora una squadra italiana si era presentata a una finale europea con una rosa tanto completa e ricca di talento, eccezion fatta per quell'irripetibile macchina perfetta che era il Follonica dei Galacticos che vinse a Torres Novas (sempre Portogallo...) l'unica Coppa dei Campioni italiana. Si può fare perchè tutto questo talento ha una guida capace e attenta come Franco Vanzo, come sanno bene qui a Porto: la squadra lusitana non ha mai avuto vita facile contro i vicentini, anche prima dell'arrivo di Pedro Gil. Si può fare perchè qui a Porto Pedro Gil lo conoscono piuttosto bene (e lo temono tanto): non si dimentica tanto facilmente uno che ti ha fatto vincere sette scudetti in otto anni... ma nessuna coppa dei Campioni.
Si può fare anche se dall'altra parte c'è tanta qualità. Ci sono i protagonisti di tante battaglie del Porto come il capitano Ventura e il portiere Bosch, sempre a un passo dal trionfo ma mai sul gradino più alto del podio continentale. C'è Ricardo Barreiros, arrivato appositamente dal Liceo La Coruña bicampione per portare l'esperienza vincente che mancava alla squadra di Tò Neves. C'è Helder Nunes, gioiellino dell'hockey portoghese, appena 19enne ma già determinante ad altissimi livelli.
Si può fare se il Valdagno potrà contare appieno non solo sui suoi fuoriclasse, Pedro Gil e Carlos Nicolia, ma anche su un telaio di primissima scelta che è quello su cui Franco Vanzo ha costruito le fortune dei lanieri. Sarà il battesimo del fuoco per molti: Riccardo Gnata, il portiere del futuro dell'hockey italiano; Diego Nicoletti, cresciuto a dismisura in questi anni fino a diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo; Mattia Cocco, alla cui carriera manca un trionfo di questo livello. Sarà l'ultima occasione per Dario Rigo e Sergio Silva e, più in generale, per una società destinata a tirare il freno nella prossima stagione. 
E' l'ultimo sussulto internazionale di un ciclo formidabile; e allora si può fare che sia un sussulto memorabile, da scrivere a caratteri cubitali nella storia e a marchio d'orato su una coppa a dieci stecche.

I NUMERI DICONO VALDAGNO
Una sfida da far tremare le gambe quella contro l’Fc Porto nella bolgia del palazzetto che sorge proprio di fronte all’Estadio do Dragão, ma i precedenti, non solo contro i Dragoes (5 vittorie e 2 sconfitte), ma in generale contro le squadre portoghesi (10 successi, 1 pareggio e 3 ko) sono a favore dei vicentini che non perdono contro club lusitani dalla stagione 2010-11 (sconfitta 5-1 proprio contro il Porto).
Molte delle chance del Valdagno di riuscire nell’impresa sono riposte nella stella Pedro Gil, considerato uno dei migliori giocatori al mondo, capocannoniere dell’Eurolega con ben 20 gol in 8 partite. Il capitano della Spagna è rimasto a secco solo nella gara d’andata dei quarti con l’Igualada, mentre il compagno d’attacco Carlos Nicolia è andato a segno in tutte partite, realizzando 11 reti.

PARLA PEDRO GIL
Il Valdagno non parte dei certo favorito in questa Final Four – dice Gil che per la nona volta in carriera gioca la fase finale dell’Eurolega che è riuscito a vincere solo nel 2008-09, a Bassano con la maglia del Reus – la favorita numero 1 è il Barcellona perché ha la miglior squadra del mondo, poi c’è il Porto che è fortissimo e ha il vantaggio di giocare in casa. Noi ci proveremo, sappiamo cosa dobbiamo fare, i portoghesi giocano sempre nella stessa maniera, che vincano o che perdano non cambiano il loro gioco. Sappiamo come metterli in difficoltà”.
Il fatto di giocare nella bolgia biancoblu non preoccupa Gil: “Siamo tutti giocatori esperti e anche chi è giovane come il nostro portiere Gnata sopperisce con una personalità incredibile”.
Per Gil tornare alla Dragão Caixa sarà un tonfo al cuore: qui ha giocato 8 stagioni (non consecutive) vincendo 7 titoli nazionali, 2 Coppe di Portogallo e 3 Supercoppe “Antonio Livramento”: “Porto è casa mia, ho passato 8 anni meravigliosi, la gente mi ha fatto sentire uno di loro, non posso pensare a questa squadra come a un avversario, perché quella è casa mia”.
Gil affronta per la prima volta da avversario l’Fc Porto e alla domanda se esulterà nel caso dovesse segnare ha un tentennamento: “Sono un giocatore dal sangue caldo, quando gioco vado in trance, quindi non so bene come reagirò, però spero che non mi scappi un’esultanza per rispetto dei miei ex tifosi”.

L'ALTRA SEMIFINALE: BARCELLONA-BENFICA
L'attesa per Porto-Valdagno rischia di farci dimenticare l'altra semifinale di sabato: quella tra Barcellona e Benfica. Appena un mese fa l'avremmo descritta come una partita in bilico tra un Benfica in corsa per lo scudetto portoghese e un Barcellona che si preparava a fare i conti con una delle sue peggiori stagioni: zero tituli.
Oggi i pronostici sono rovesciati e sono davvero in pochi a scommettere su un Benfica che ha perso e male la corsa con il Porto per il titolo portoghese; una squadra che appare quasi in disarmo e che se la dovrà vedere contro un Barcellona tornato grande. I blaugrana, dopo avere sostituito Gaby Cairo con Ricard Munoz alla guida tecnica, si sono trasformati in un'altra squadra. In campionato hanno riaperto i giochi battendo il Liceo nello scontro diretto (ma la vittoria in OK Liga resta difficilissima) e sempre contro il Liceo hanno guadagnato l'accesso alla Final Four. L'organico catalano è da urlo e Ordeig e compagni non possono non essere considerati i favoriti numero uno per la vittoria finale di questa Eurolega che per loro sarebbe la ventesima della serie.

COPERTURA TV
Le tre partite della Final Four verranno trasmesse in esclusiva sul sito del Comitato Europeo di Rink Hockey, www.cerh.eu . Come di consueto RaiSport seguirà l’evento con la differita alle 22.25 della semifinale Fc Porto – Valdagno e la diretta, qualunque siano le squadre qualificate, della finalissima in programma domenica alle 19, ora italiana.

IL PROGRAMMA DELLA FINAL FOUR (Oporto, 1-2 giugno)
SEMIFINALI - Sabato 1° giugno
FC BARCELONA – SL BENFICA (ore 16 italiane - live www.cerh.eu).  Arbitri: Alessandro Eccelsi e Alessandro Da Prato
FC PORTO IMPÉRIO BONANÇA – RECALAC VALDAGNO (ore 19 italiane - live www.cerh.eu - differita RaiSport 2 ore 22.25). Arbitri: Oscar Valverde e Francisco Garcia (Spagna)

FINALE - Domenica 2 giugno, ore 18 italiane
Diretta RaiSport 2 e live su  www.cerh.eu

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Final Four, Semifinali, Valdagno,
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