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Mariotti ha scelto i 10 per Paredes: dentro gli oriundi, fuori Pagnini e Malagoli


Il dado è tratto per la nazionale italiana che sta ultimando la preparazione in vista della trasferta di Paredes. Massimo Mariotti ha compiuto le ultime scelte escludendo dal gruppo i più giovani e inesperti Pagnini e Malagoli e confermando il trio di oriundi Nicolas-Ambrosio-De Oro. L'obiettivo è dare del filo da torcere alle favorite Spagna e Portogallo e salire sul podio europeo.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 01/09/2012 - 08:07 - Ultima modifica 08/09/2012 - 14:09

Il CT della nazionale senior Massimo Mariotti ha diramato ieri le convocazioni definitive per i Campionati Europei di Paredes (in Portogallo dal 9 al 15 settembre) comunicando l’esclusione agli ultimi due atleti, che sono Marco Pagnini e Andrea Malagoli.
Così, dopo mille vicissitudini, nate dalle rinunce di Losi, per motivi personali, Cocco e Ghirardello per infortunio e le conseguenti convocazioni dei giovanissimi Menichetti e Verona, Mariotti ha deciso i dieci che proveranno l’assalto al podio dell’imminente europeo.
Sono i portieri Leonardo Barozzi e Riccardo Gnata, gli esterni Davide Motaran, Angelo Depalma, Diego Nicoletti, Sergio Festa e Domenico Illuzzi, oltre al trio di italo - argentini del Bassano: Miguel Nicolas, Federico Ambrosio e Gaston De Oro, che nell’ultima stagione ha trascinato il Valdagno alla conquista del tricolore.
Della spedizione azzurra faranno parte anche il vice allenatore Roberto Crudeli ed il tattico osservatore Nino Caricato, il preparatore atletico Fei, il fisioterapista Guarise, il medico Chiericoni ed il meccanico Nobili.

Questo è un gruppo totalmente nuovo, che andrà all’assalto di un titolo europeo che manca dall’Italia da Lodi ’90 e che dal 2000 è dominio assoluto della Spagna, la favorita della rassegna. Ma attenzione al Portogallo, che tra le mura amiche storicamente ha lasciato solamente le briciole alle altre nazioni, potendo vantare di un gruppo con atleti formidabili come Barreiros, Diogo Rafel e Joao Rodrigues.

Massimo Mariotti è soddisfatto della preparazione, fatto con un gruppo di ragazzi che ha lavorato tanto e bene “alcuni forse non erano nemmeno abituati a lavorare così tanto – esordisce il C.T. – il problema è che questo è un gruppo estemporaneo, nel senso che provengono tutti da situazioni differenti. Prendo ad esempio l’under 17 di Colamaria, che sta lavorando benissimo, per poi diventare una Under 20 e un giorno poter fornire giocatori affiatati alla nazionale maggiore. Per Spagna e Portogallo è così. Io invece ho elementi che arrivano in nazionale oltre i trent’anni, tre nuovi oriundi, e ragazzi di talento. Oltretutto sono pochissimi quelli che hanno esperienze internazionali: ad esempio, Festa ha giocato quest’anno la sua prima Champions League, Nicolas ed Ambrosio hanno vinto la CERS, ma era la loro prima volta ad alto livello europeo. Depalma ed Illuzzi hanno un esperienza limitata. Tutto sommato però sono soddisfatto, perché abbiamo lavorato proprio bene”.

Dove può arrivare questa nazionale?
“La Spagna è fortissima, vince ininterrottamente dal 2000; il Portogallo gioca in casa ed ha elementi di talento, che provengono da Benfica e Porto e sono abituati alle competizioni europee. Il nostro obiettivo è il podio: abbiamo le armi per contrastare queste due potenze”.

Il fatto che si giochi un girone all’italiana può essere un vantaggio?
“Io credo proprio di si - risponde deciso il C.T. - Storicamente abbiamo sempre sofferto le finali secche. Non a caso i migliori risultati li abbiamo ottenuti sfidando tutti gli avversari, sia nei mondiali (Brasile ’86 e Spagna ’88) che negli europei (Lodi ’90)”.

Rammaricato per le rinunce?
Ormai siamo in un periodo culturale differente rispetto al passato. Certo, un ragazzo quando fa uno sport a livello agonistico, oltre che primeggiare con il club, dovrebbe pensare che raggiungere la Nazionale sia il top. Altrimenti sarà sempre un giocatore incompleto.”

C’è qualcuno che ti ha sorpreso in positivo?
“Direi Miguel Nicolas, non me l’aspettavo così presente. Poi Illuzzi, uno che ha un potenziale enorme ancora inespresso, che a Lodi nella prossima stagione potrebbe esplodere”.

Lunedì 9 si parte con la prima partita contro l'Inghilterra, con una Nazionale che ha come obiettivo il podio, con licenza di stupire.

 

Parole chiave: Nazionale, Nazionale U20, Europei U20,
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