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Tataranni segna all'ultimo secondo e il Valdagno sconfigge di nuovo il Porto


Il Valdagno si conferma principe delle rimonte impossibili. Dopo quella in campionato sul Bassano, ieri sera è toccato al Porto (senza Pedro Gil) vedersi sfilare dalle mani una vittoria che sembrava scontata dopo lo 0-4 del primo tempo.
VIDEO: Highlights - Telecronaca integrale

Scritto da Luigi Cristina - Pubblicato il 19/02/2012 - 09:05 - Ultima modifica 24/02/2012 - 11:54

Massimo Tataranni, autore del gol vittoria con il Porto.

Foto Marzia Cattini

Chi pensava che la partita vinta in rimonta contro il Bassano fosse l’impresa delle imprese, una gara irripetibile, l’apice del godimento sportivo, dovrà ricredersi. I ragazzi di Vanzo contro il Porto hanno fatto di più: vittoria epica, da leggenda, ottenuta a fil di sirena. 
Già il pareggio, per come si era concretizzato, stava mandando in visibilio il pubblico del Palalido, si era già contenti così e invece no. Ancora una volta il Valdagno ci ha creduto fino alla fine, ed è stato premiato dal gol di Cocco a 24’59” del secondo tempo. Palalido in delirio, entusiasmo indescrivibile.
E dire che la serata era iniziata con un paio di tegole che non facevano presagire nulla di buono. Oviedo, reduce da alcuni giorni di febbre alta, costretto alla panchina e la mano destra di Nicolia che non voleva saperne di lasciare in pace il “fenomeno”. Nonostante bendaggio e antidolorifico Carlos soffriva, stringeva i denti ma non poteva essere il Nicolia delle migliori occasioni.
Pronti via. Il Valdagno parte bene ma non concretizza, Tataranni in almeno un paio di occasioni non riesce ad andare a segno. È il Porto a 8’34” che colpisce. Tiago Santos  lascia partire un missile che sbatte sulla traversa e carambola sulla schiena di Gnata: 1 a 0. Neanche il tempo di riordinare le idee che ancora Tiago Santos a 10’37”  fa 2 a 0 con uno slalom in  area dopo aver scartato anche Gnata. Il Valdagno prova a reagire ma non incide. A 15’01” Felipe Santos porta il risultato sul 3 a 0 con un secco rasoterra. A 19’26” arriva il 4 a 0. Suissas si materializza dietro la porta di Gnata e insacca tra palo e portiere. Subito dopo, la bordata di Rigo che si stampa sulla traversa pare certificare che la serata è nata male. Si va al riposo. Sotto di 4 goal con il Porto è dura anche per il più inguaribile degli ottimisti però, come insegna mister Vanzo, agli errori del primo tempo si può sempre porre rimedio.
Si torna in campo per il secondo tempo. Neanche il tempo di sedersi in tribuna e Rigo dopo 17” buca Bosch: 4 a 1. Il Valdagno è più pimpante e incisivo. Nicolia prende un palo che fa imprecare contro la malasorte. Tataranni sfiora il goal che arriva però per gli ospiti. Oliveira a 5’37” indovina un diagonale che si infila nel sette alla sinistra di Gnata: 5 a 1. Il Valdagno accorcia le distanze a 10’20”: Rigo trasforma il rigore concesso per atterramento di Tataranni. È il 5 a 2. Gnata ipnotizza Ventura sulla punizione di prima, dall’altra parte anche Bosch nega il goal a Tataranni. Nel frattempo entra in pista Mattia Cocco, un innesto che darà i suoi frutti. A 16’05” è proprio lui a segnare il terzo goal valdagnese con un bel tiro tra palo e portiere mentre il 5 a 4 arriva per merito di Nicoletti. Il Valdagno sembra ad un passo dall’acciuffare il Porto. Invece sono ancora i lusitani con Ventura a 21’22” a sfruttare una punizione di prima: 6 a 4. Tutto da rifare, tutto più difficile anche perché gli arbitri ci mettono del loro. Nicolia a metà campo è falciato in maniera evidente, lo vedono tutti perché l’infrazione è palese. Il blu sacrosanto non arriva, anzi lo becca Rigo per proteste: il colmo. Ma il Valdagno ormai è in trance agonistica, ha la bava alla bocca.  In inferiorità numerica sfiora il goal con una stupenda triangolazione Tataranni-Nicolia-Tataranni. È lo stesso Nicolia a segnare a 21’53” il 6 a 5. Poi c’è il blu anche per lui ma Gnata para tutto e a 23’50” arriva il pareggio di Nicoletti. Palalido in festa: è già tanta roba per come si era messa la partita. E invece no. Si può rendere la serata magica, indimenticabile e per farlo non basta vincere, bisogna farlo all’ultimo secondo. Ci pensa Mattia Cocco. Quando De Oro scende sulla corsia di sinistra il tabellone segna che mancano tre secondi, palla al centro, meno due. Tiro di Tataranni. 24’59”: Valdagno 7 Porto 6.
È gioia, urla, canti, emozione, cuore in gola e tutto quello che sola una serata “magica” può regalare.  

 

Parole chiave: Hockey Valdagno, Eurolega, Coppe Europee, Porto, Commento,
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