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VALDAGNO CAMPIONE D'ITALIA


Scritto da Redazione - Pubblicato il 08/06/2010
BANCA ETRURIA FOLLONICA – ISELLO VERNICI VALDAGNO 3-5 (2-4)
Marcatori. Primo tempo: 11’.00” Motaran (V), 17’28” Ordonez (F), 19’03” Motaran (V), 19’.58” Nicolia (V), 21’.16” Velazquez (F), 24’.17” Motaran (V). S.T: 0’.34” Tataranni (V), 14’.32” Ordonez (F).
Follonica: Fontana (Tosi), Bresciani, Polverini, Velazquez, Bracali, Franchi, Salvadori, Ordonez, Salvini. All. Paghi.
Valdagno: Oviedo (Vallortigara), Motaran, Randon, Pranovi, Rigo, Nicolia, Bertagnin, Tataranni. All. Valverde

Il Valdagno chiude la serie scudetto in gara 4 andando a festeggiare il suo primo titolo nazionale in 72 anni di storia sulla pista del Capannino, là dove nessuno aveva mai osato tanto. La squadra di Valverde ha alzato con pieno merito al cielo il suo primo scudetto al termine di una serie che, al netto dello scivolone in gara uno, ha sancito la netta supremazia dei vicentini sul Follonica.
Anche in gara quattro la squadra del presidente Repele ha fatto le cose meglio degli avversari. In una partita non bella, come si conviene ai match che contano per davvero, il Valdagno ha badato prima di tutto a non prenderle. Ha costruito intorno ad Oviedo un sistema difensivo inespugnabile contro cui il Follonica ha sbattuto per buona parte del match. Una tattica certamente favorita dall'assenza di Molina che ha lasciato Ordonez troppo isolato nel tentativo di penetrare il muro valdagnese.
Per sfondare le linee maremmane il Valdagno ha usato il giocatore che, secondo solo a Nicolia, ha impresso a fuoco il suo nome su questo scudetto del Valdagno: Davide Motaran. La sua tripletta di missili sparati contro un Fontana non impeccabile ha segnato profondamente l'andamento della partita e ha consentito ai nuovi campioni d'Italia di vivere di rendita per tutto il secondo tempo.
Il Follonica ha pagato carissimi due minuti di assoluta follia. Prima il fallo di Bracali che, per evitare che Nicolia andasse da solo verso la porta, ha regalato al Valdagno un tiro libero diretto con aggiunto power play. Un tiro che Motaran ha giustamente ripetuto due volte per il movimento chiaramente anticipato di Fontana sulla prima conclusione, parata dal portiere bassanese. E qui è arrivato il secono atto della follia maremmana, con le proteste di Velazquez e la sua espulsione che, ad inizio riprea, hanno messo il Valdagno in condizioni ideali.
Nonostante tutto, nel corso del secondo tempo, il Follonica ha seriamente rischiato di rientrare il partita. L'atteggiamento difensivo del Valdagno si è fatto eccessivo e l'iniziativa è passata tutta nelle mani dei padroni di casa. Troppi, però, gli errori della squadra di Paghi che ha sprecato tutte le occasioni dal dischetto, limitandosi a segnare di rapina con Ordonez, ma senza mai dare l'impressione di potercela fare realmente.
Onore, dunque, al Valdagno campione d'Italia. Così volevano i pronostici della vigilia e così è stato, ma attraverso un percorso irto di difficoltà, impreziosito dalla qualificazione alla Final Six di Euroloega, ma soprattutto dal leale confronto con tanti avversari di buon livello.
Il Valdagno non ha dominato la stagione; ha vinto uno dei campionati più equilibrati e sorprendenti degli ultimi anni.
E tra tutte le avversarie, il Follonica è quello che, nonostante la sconfitta, può permettersi di brindare. Anzi, deve brindare. Perchè forse abbiamo tutti dimenticato troppo presto il trapasso societario che ha dovuto affrontare la società nel corso dell'ultima estate e i seri rischi che il club ha corso. In queste condizioni, arrivare allo stesso risultato della passata stagione, e cioè alla finale scudetto, non era certo prevedibile. Il Follonica è stata la sorpresa di questa stagione tanto quanto il Valdagno ne è stata la conferma.

Foto di Rita Spinelli per Lega Nazionale Hockey
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