Vendetta, tremenda vendetta. Un'Italia da manuale sbriciola la Germania

Nel 2014 ad Alcobendas Italia-Germania finì 3-2 con un gol di Ambrosio a 5" dalla fine a completare una faticosissima rimonta che poi condusse alla conquista del titolo europeo. Nel 2015 a La Roche Sur Yon vinsero i tedeschi 7-6 e la sconfitta ci costò l'uscita ai quarti di un mondiale che poteva regalarci molto di più. E' alla luce di questi due precedenti che l'11-0 di oggi a Oliveira de Azemeis assume tutto il suo valore. Un valore che Massimo Mariotti tende a minimizzare in conferenza stampa, riconoscendo ai tedeschi che quello visto oggi non è certo il divario reale tra le due squadre.
Forse ha ragione il tecnico azzurro, ma l'Italia di questa sera avrebbe probabilmente fatto faville anche contro squadre più accreditate. Perchè gli azzurri hanno giocato "con la fame", come piace al loro allenatore, ma anche dosando sapientemente l'ordine del gioco di squadra con l'estro delle giocate individuali. Ne è uscita un'Italia molto diversa da quella a cui siamo abituati, capace di prendere in mano la partita, di costruire gioco, di dettare tempi e ritmi e, grazie al buon livello medio dei suoi componenti, di dare spettacolo e divertire il pubblico.
Battere Inghilterra e Germania non significa aver tagliato traguardi: l'Europeo è lungo e il meglio deve ancora venire. Ma mercoledì sera gli azzurri affronteranno la Francia con una certa tranquillità data dal fatto di avere già messo al sicuro uno dei primi due posti di un girone che poteva complicarsi e che invece finirà nel modo più semplice: con un Italia-Francia che deciderà il primato e con l'Italia che ha due risultati favorevoli, dato che sarebbe prima anche in caso di pareggio. E Mariotti non nasconde di guardare con interesse all'ultima partita di questo martedì sera, quel Spagna-Portogallo che deciderà la prima del gruppo B, dando la possibilità agli azzurri, di meditare su come approcciare l'ultima partita del girone.

Massimo Mariotti conferma il quartetto di esterni di ieri contro l'Inghilterra (Illuzzi, Ambrosio, Verona e Pagnini) e manda in porta Barozzi al posto di Gnata. Berenbeck risponde con Glowka tra i pali, i fratelli Lucas e Kevin Karschau, Milewski e Pereira.
La festa azzurra inizia subito, come ieri, è Ambrosio ad aprire le danze dopo nemmeno 2 minuti con un bel controllo di pallina su lancio di Pagnini e un tiro accompagnato che non lascia scampo al portiere tedesco. Un minuto è il palo a fermare l'attaccante del Lodi. Un palo lo prende anche la Germania con Milewski che non sfrutta una ribattuta favorevole. L'Italia si incaponisce con tiri centrali che non preoccupano Glowka e in difesa pasticcia un po' regalando palline che la Germania non sfrutta. Al 10' Mariotti inserisce Cocco al posto di Verona che rientra subito dopo per Pagnini e mette una doppia firma sulla partita con due perle: la prima entrando nella difesa tedesca e segnando con un preciso rasoterra sul secondo palo; la seconda con un'azione tutta di tecnica per il 3-0. Mariotti dà fiato anche alla difesa con l'ingresso di Amato, ma la macchina italiana mantiene costante le prestazioni. A 3' dalla fine, Cocco serve ad Ambrosio l'assist del 4-0 e un minuto dopo il giovane vicentino fa tutto da solo: tira, raccoglie la ribattura del portiere e segna il 5-0 con cui si va al riposo, non prima di un brivido finale con un tiro da lontanissimo che sorprende Barozzi, ma l'arbitro annulla perchè la pallina varca la linea di porta dopo il fischio di fine primo tempo.
A un primo tempo da favola, fa eco una ripresa allo stesso livello. Ancora Ambrosio si prende la briga di aprire le dance al 5' finalizzando un'azione di contropiede. In pista entra anche Francesco Compagno, il giocatore più giovane del torneo che fa esattamente come ieri: entra e segna. Lo fa con un rigore piazzato, imprendibile, al sette. Un minuto dopo arriva anche l'ottava meraviglia con Amato che gioca di stecca al volo in faccia a Glowka e lo supera con eleganza. Mariotti completa il giro dei suoi uomini con l'ingresso di Malagoli a metà ripresa e l'attaccante modenese si presenta con un velo perfetto a favorire il tiro di Amato e il gol del 9-0. La Germania non trova il gol nemmeno in occasione del 10' fallo azzurro perchè Barozzi para la prima conclusione, mentre il palo ferma la ripetizione di Pereira (movimento anticipato di un giocatore azzurro). Il finale è tutto per Pagnini che va a segno due volte; prima sugli sviluppi del tiro diretto per il 10' fallo tedesco; poi su un perfetto inserimento su azione personale di Malagoli.

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