Il tabellino della partita ve lo risparmiamo: sarebbe un lunghissimo e inutile elenco di nomi a numeri, con reti a distanze talmente ravvicinate da doversi chiedere se i nostri azzurri giocassero contro coetanei o contro birilli. Italia-Costa Rica finisce 40-0, addirittura 30-0 il primo tempo e viene da chiedersi che cosa abbiano escogitato i nostri per riuscire a segnare solo 10 reti nella ripresa.
Il motivo: il Costa Rica ha messo in piedi la squadra under 20 da pochissimo tempo e l'hockey non è uno sport che si improvvisa. Se non sai pattinare, quello che accade è che gli avversari ti girano attorno, proprio come accade ai birilli. E l'Italia ieri si è trovata nell'imbarazzo di scegliere tra due opzioni: onorare fino in fondo l'impegno sportivo e giocare per segnare, oppure tirare i remi in barca e giocare a far trascorrere il tempo (umiliando, di fatto, l'avversario). E' una situazione che a volte capita nei campionati regionali giovanili, ma qui siamo a un campionato del mondo e le cose dovrebbero essere diverse.
Italia-Costa Rica non è il solo caso di risultato imbarazzante. C'è anche Argentina-India 35-1 tra i risultati di ieri e molte altre partite con un paio di decine di gol di scarto. Segno che qualcosa non va nella formula di questo campionato del mondo che, pur di mettere assieme più squadre possibile, spinge i dirigenti federali ad allestire formazioni raffazzonate e a mandare allo sbaraglio ragazzi che avrebbero sì bisogno di confrontarsi a livello internazionale, ma in competizioni di livello tecnico simile al loro dove il confronto non sia tanto impari.
Oggi, intanto, l'Italia torna in pista alle 21 ora italiana in diretta streaming contro gli Stati Uniti. Facile prevedere un'altra goleada azzurra, probabilmente meno abbondante di quella di ieri perchè gli americani qualcosa di più riusciranno certamente a fare.
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