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Spagna regina di quattro continenti, l'Angola si inchina ai pentacampioni


Le "furie rosse" confermano per la quinta volta il titolo e sbriciolano tutti i record precedenti. L'Argentina è battuta 4-3, ma esce a testa altissima da una finale tra le più belle e spettacolari che si siano viste. L'hockey, almeno in pista, dimostra ancora una volta tutta la sua bellezza.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 28/09/2013 - 23:38 - Ultima modifica 05/10/2013 - 16:29

Pedro Gil, autore del gol decisivo, sei volte mondiale.

Foto Marzia Cattini

Difficile trovare parole per descrivere la nazionale di hockey su pista spagnola: rischierebbero di suonare inadeguate o banali. Meglio far parlare i numeri.
Vincendo il primo mondiale africano, la Spagna è la prima squadra ad aver vinto un mondiale in tutti i continenti in cui si è giocato: Nord America (San Josè 2005), Europa (l'ultimo a Vigo nel 2009), Sud America (San Juan 2011) e ora Africa con il trionfo a Luanda 2013. Adesso è la squadra più titolata in assoluto: condivideva il primato con il Portogallo a quota 15 successi e adesso è salita a quota 16. E' l'unica squadra che è riuscita a vincere 5 mondiali consecutivi: San Josè 2005, Montreux 2007, Vigo 2009, San Juan 2011 e Luanda 2013; prima condivideva il primato, a quota 4, con il Portogallo che c'era riuscito per due volte, ma aveva sempre fallito la cinquina. Ha in rosa il giocatore più titolato del mondo: Pedro Gil è l'unico ad avere vinto, con questo, ben sei campionati del mondo (ai cinque consecutivi va aggiunto quelli di San Juan del 2001). Pedro Gil è un monumento vivente di questo sport: anche a Luanda ha segnato il gol decisivo ed è stato nominato miglior giocatore del mondiale.
Contro una squadra così, arrivare secondi è un onore e l'Argentina ha fatto anche di più: ha fatto tremare i campioni in carica e ha fatto credere al mondo che il regno incontrastato degli spagnoli potesse finire. Un gioco diverso quello degli argentini: più basato sulla tecnica dei singoli a fronte dei sincronismi prefetti della Spagna; ma ugualmente efficace e capace di mettere in crisi la Spagna per tutto il secondo tempo.

Spagna-Argentina è stata una finale bellissima, con un primo tempo di marca spagnola e una ripresa tutta argentina. Soprattutto, con un hockey di grande intensità e ad altissimo livello per tutti e 40 i minuti della gara. Feriche si è affidato a Fernandez, Gual, Bargallo, Adroher e Gil; Giuliani a Grimalt, Pasqual, Abalos, Garcia e Nicolia. Entrambi gli allenatori hanno utilizzato a fondo anche le panchine perchè il ritmo della partita è stato sempre indiavolato. 
La Spagna ha aperto le marcature con un capolavoro di Adroher; sceso sulla sinistra in velocità, Adroher ha fatto una trottola velocissima davanti al suo marcatore e ha infilato al sette. Nemmeno a metà primo tempo la Spagna raddoppia con un contropiede finalizzato da Bargallo. La risposta dell'Argentina si spegne sulla traversa colpita da Nicolia.
La ripresa inizia con una doccia gelata per l'Argentina. Grimalt commette un brutto fallo su Selva e viene espulso per 2'. Entra Kennan che non uscirà più. Marc Gual trasforma la punizione e fa 3-0. La finale sembra ormai essere segnata. La rimonta argentina inizia a 7.40 quando Lopez pesca Nicolia a un passo dalla porta; gancio a beffare Fernandez e 3-1. La partita cambia: gli argentini diventano delle furie e la Spagna fatica a contenere. Gimenez spreca l'occasione del secondo gol battendo con grande presunzione la punizione di prima per il 10' fallo spagnolo; alza la pallina e la palleggia colpendo poi al volo e mettendo fuori. A riaprire il tutto ci pensa Platero con un tiro dalla lunghissima distanza che Fernandez non vede: 3-2. A questo punto l'Argentina è incontenibile, costantemente nell'area spagnola: i campioni riescono a mettere raramente la testa fuori dalla metà pista. A 17.43 arriva il clamoroso pari: Nicolia serve a Platero la pallina di un incredibile pareggio. Festa grande degli argentini, ma dura solo 10": tanto impiega la Spagna a mandare in gol Pedro Gil con una serie di movimenti perfetti, compresa la finta di alta scuola del fuoriclasse in forza al Forte dei Marmi. E' il gol che decide la partita, il mondiale, la storia.

TUTTO SUL MONDIALE ANGOLA 2013
Prima fase: Gruppo A - Gruppo B - Gruppo C - Gruppo D
Seconda fase: 1°/8° posto - 9°/16° posto

 

Parole chiave: Mondiale Senior, Spagna, Argentina,
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