Elia Cinquini, difensore con il vizio del gol, è nato a Viareggio nel 1991. Hockeysticamente è cresciuto nella socieà CGC Viareggio e dai 14 ai 16 anni gioca a Forte dei Marmi società con cui conquista una Coppa Italia under 17 nel 2006 e l’anno successivo, ancora under 17, vince da protagonista il titolo italiano under 20. Nello stesso anno viene convocato da Mister b nella nazionale under 17 per gli Europei di Nantes; rientrato a Viareggio l’anno seguente diventa protagonista in Serie B e viene convocato in Serie A1 e con la formazione under 20 bianco nera conquista la Coppa Italia di categoria. E’ il preludio alla convocazione nella nazionale under 20 di mister Marozin per gli europei di Viareggio in cui gioca da protagonista risultando uno dei migliori azzurri della competizione; la squadra italiana conquista l’argento trascinata proprio dal difensore versiliese, ma un infortunio riportato proprio durante l’europeo incide negativamente sulla preparazione con la squadra di serie A1 di mister Mariotti complicando non poco il suo inserimento nei dieci.
Elia, quindi, a Dicembre decide di trasferirsi a Vercelli in serie A2 dove trova una squadra nei bassifondi della classifica ma il suo inserimento, insieme a quello di Perin e Amato, trasforma la squadra che compie una cavalcata straordinaria portandola a conquistare la serie A1. Il feeling con Sarzana comincia a concretizzarsi nel finale della sorso anno quando Elia Cinquini chiude la stagione allenandosi con il padre a Sarzana: un amore a prima vista quello tra il giocatore e la dirigenza rossonera. La volontà di Elia di vestire la maglia rossonera convince anche il presidente viareggino Palagi che accontenta il proprio atleta.
EAbbiamo rivolto al neo acquisto rossonero alcune domande.
Arrivi a Sarzana dopo un anno nel quale hai giocato e vinto un campionato di serie A2 a Vercelli cosa ti aspetti da questo anno?
“Sicuramente spero come l’ anno passato di rifare una bella esperienza sia di vita che sportiva e di ritrovare un gruppo con cui lavorare bene e impegnarsi a raggiungere obbiettivi importanti per la società.”
Sarzana per te è la prima scelta oppure speravi di rientrare nel CGC Campione d'italia?
“Sinceramente non era nei miei intenti ritornare a Viareggio perchè conoscevo già le intenzioni sia della società che cerca di riottenere i risultati ottenuti l’ anno passato con l’ aggiunta della Champions, sia del mister Mariotti con cui avevo parlato quest’ estate e avevo capito che in quella situazione il mio minutaggio sarebbe stato assai esiguo. Quindi ho pensato subito a Sarzana sia perchè ho sempre reputato che fosse un’ottima società in cui giocare sia per comodità, infatti studiando a Pisa e abitando a Viareggio non dovrò tralasciare gli studi come ho fatto l’ anno passato.”
Troverai tuo padre come allenatore anche se per te non è una novità essere figlio del mister: è un vantaggio oppure uno svantaggio?
“Secondo me essere figlio del mister ha i suoi aspetti negativi e positivi: come vantaggio posso riscontrare il continuo confronto di idee che ho sempre instaurato con lui fin da piccolo e la grandissima onestà sia da parte sua che mia, ritengo invece uno svantaggio che la gente pensi che io entri in pista solo per favoritismi, non pensando che io mi alleno come tutti gli altri miei compagni. Sarebbe opportuno fare questa domanda anche a lui.”
Che impressione ti ha fatto l'ambiente di Sarzana nei primi giorni di preparazione, come ti sei trovato con i tuoi compagni?
“Mi sono sempre immaginato l’ambiente sarzanese accogliente e unito e così è stato. Appena arrivato infatti tutti i miei compagni di squadra ,che comunque conoscevo già, si sono subito resi gentili e mi hanno accolto nello spogliatoio senza problemi. Spero che la mia permanenza qui sia sempre così!”
Vuoi dire qualcosa al pubblico di Sarzana?
“Qualcosa di particolare non ce l’ ho ma spero che quest’anno si ripeta un’ annata importate come quella passata, di farli divertire e prometto di dare il massimo qualunque cosa succeda.”