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Il Molfetta pesca in Argentina il difensore Matias Baieli


Scritto da Hockey Molfetta - Pubblicato il 19/07/2010
L’Hockey Club Molfetta, comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del giocatore argentino, Matìas Baieli, per la stagione 2010/11.
Baieli, classe 1984 originario di Mendoza, nelle ultime stagioni ha militato nell’YPF Petroleros di Mendoza, squadra di cui era capitano e con la quale è arrivato a sfiorare il tetto del mondo, perdendo qualche mese fa, la finale della Coppa Intercontinentale, vinta poi dal plurititolato club spagnolo del Reus. Baieli è un difensore esperto, dotato di un fisico prestante, di un tiro notevole e di una grande personalità, tutte doti che potrebbero indubbiamente fare molto comodo all’Hockey Club, chiamato a confermarsi dopo i buoni risultati raggiunti nella scorsa stagione. Ecco la sua prima intervista da giocatore biancorosso:

Matìas, cosa ti ha spinto a scegliere l’Hockey Club Molfetta?
«Le ragioni per cui ho scelto Molfetta sono molte: primo, perché ho l’opportunità di giocare in Italia, che è una tentazione per qualsiasi giocatore; secondo, perché ho avuto buone referenze sulla città, la gente e l’hockey. Ho saputo poi, che i tifosi sono molto vicini alla squadra: spero di trovarmi bene con loro e mi auguro che loro si trovino bene con me. La dirigenza inoltre, mi ha presentato un progetto molto serio e per me sarà una bella sfida, tentare di portare in alto l’Hockey Club Molfetta».

Il tuo soprannome è “el Tutti”. Qual è il suo significato?
«E’ complicato spiegarlo. Da piccolo i miei genitori mi chiamavano così e con il passare degli anni mi è rimasto….infatti ora nessuno mi chiama Matìas. Mi identifico molto con il mio soprannome e credo che se in Italia mi chiameranno così, qualcuno alla fine si confonderà….».

Come descriveresti il giocatore Matìas “Tutti” Baieli?
«Sono un giocatore che lotta su ogni pallina e a cui non piace perdere. Sono difensore, però sono portato a spingermi in avanti quando necessario, per tentare il tiro. Mi piace esser concentrato in fase difensiva, così da ridurre al minimo i possibili errori ma non rinuncio a prendere dei rischi per arrivare al gol».

Con l’YPF, hai cercato di aggiudicarti la finale di Coppa Intercontinentale…mentre con il Molfetta qual è il tuo obiettivo?
«La Coppa Intercontinentale, è stata un’esperienza unica che ho potuto condividere con i miei compagni di squadra, dopo aver vinto il titolo sudamericano. Sapevamo che era difficile però non impossibile, ma purtroppo non siamo riusciti a vincere. Riguardo al Molfetta, l’obiettivo è quello di rendere felice la società e la gente, ciò significa rimanere in Serie A1 e magari qualificarsi tra le prime otto squadre. Il mio intento è quello di vincere e di arrivare più in alto possibile per il bene personale, della squadra e per la gente di Molfetta».

A tuo parere, l’H.C. Molfetta 2010/11, può arrivare lontano?
«Il Molfetta, può arrivare dove i giocatori e lo staff tecnico hanno in programma e credo che lavorando intensamente e con l’appoggio dei tifosi, potremo giocarcela alla pari con qualsiasi squadra di Serie A1. Spero semplicemente di poter dare il meglio di me stesso e portare la squadra più in alto possibile in classifica».
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