Cgc, la vetta è più vicina «Ma ora concentriamoci sulla sfida in Eurolega»

Scritto da Il Tirreno Viareggio - Pubblicato il 16/12/2011 - 15:32 - Ultima modifica

VIAREGGIO
Meno due. L'inseguimento al Lodi di Pino Marzella, da parte del Cgc Viareggio di Massimo Mariotti, si è ridotto a due soli punti di distacco. Il Breganze, che si presentava al PalaCastellotti con una striscia aperta di cinque sconfitte consecutive ha infatti sconfitto a sorpresa (ma meritatamente) il Lodi per 2-1, interrompendo così una striscia di diciotto vittorie ed impedendogli così l'impresa di conquistare 19 vittorie consecutive, record tuttora detenuto dal Follonica dei tempi d'oro. Un risultato quindi che conferma come questo torneo, almeno in questa prima parte, metta in discussione certe certezze e ripropone il Centro come latore di un messaggio preciso e chiaro a chi li voleva già fuori dai giochi.
«Io sono come Satana - sorride l'allenatore-giocatore bianconero Massimo Mariotti al termine della gara con il Molfetta - che a forza di augurarmi una sconfitta del Lodi il desiderio si è concretizzato. Niente in questo torneo deve essere dato per scontato ed infatti la sorpresa è arrivata».
Poi Mariotti parla della sua squadra. «Il Centro è vivo e sarà protagonista fino in fondo. Per quanto riguarda la gara con il Molfetta è importante aver fatto un altro risultato positivo. All'inizio, contro la loro difesa a rombo, abbiamo avuto qualche difficoltà ma poi i nostri avversari sono crollati e per noi la gara si è sviluppata in discesa».
Sulla battuta d'arresto del Lodi anche il portiere viareggino Barozzi sottolinea come questo campionato può continuare a produrre risultati a sorpresa: «Anche il Lodi ha dimostrato di non essere infallibile. Sapevamo bene che chiunque sarebbero potuto inciampare su una buccia di banana e che tutto si deciderà in primavera. L'anno scorso, nonostante il primato in regular season, ci siamo confermati i più forti e anche se non avessimo potuto sfruttare il fattore pista con il Valdagno ne sono certi avremmo ugualmente cucito sulle nostre maglie il tricolore proprio perché eravamo i migliori. Sulla gara con il Molfetta c'è poco da dire perché ci siamo confermati più forti e abbiamo anche cercato di dosare le forze in vista della gara con il Noia, prossimo impegno sul quale adesso dobbiamo focalizzarci».

Angelo Cupisti 

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