E' guerra aperta a carte bollate tra il Follonica Hockey e i suoi ex campioni

Insieme hanno vinto tutto quello che si poteva vincere, oggi sono alle vie legali sia sul piano sportivo che su quello civile. E' l'amaro epilogo della epopea del grande Follonica, nato dall'incontro tra una società ambiziosa e campioni affamati di vittorie che oggi si guardano in cagnesco, contestandosi a vicenda mancati pagamenti e ingratitudine.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 16/12/2011 - 08:58 - Ultima modifica 20/12/2011 - 09:48

Galeotto fu lo striscione degli Ultras Eagles esposto durante la partita tra Follonica e CGC Viareggio: "Scusa se te lo dico, ma sei arrivato dopo il Mozambico". O forse è stato solo il detonatore che ha causato una vera e propria esplosione di dichiarazioni al vetriolo. Protagonisti gli ex giocatori del Follonica invincibile oggi in forza al CGC Viareggio, e la società del Follonica Hockey.
Dopo la partita vinta dal CGC Viareggio per 5-8, Massimo Mariotti si limita a rispondere ripagando i suoi ex tifosi con la carta dell'ironia: "Diciamo che alla fine hanno vinto quelli che sono arrivati dietro al Mozambico" ha detto a "La Nazione" a fine partita. Ma rivendica anche impegni economici non rispettati dalla società. Sul tema è più esplicito Mirko Bertolucci che dice "io e mio fratello abbiamo fatto causa alla dirigenza perchè devono darci ancora tanti soldi. Adesso deciderà un giudice".
Il Follonica Hockey, che dopo l'era degli invincibili sta faticosamente tentando di restare nell'hockey che conta, non resta lì a subire le critiche dei suoi ex giocatori e prende posizione in modo risoluto con questo comunicato.
"E’ con amarezza che ci troviamo costretti a replicare all’ennesimo attacco rivolto alla nostra società da alcuni nostri ex giocatori. Amarezza perché davvero non comprendiamo le ragioni di tanta acrimonia che, più comprensibilmente, dovrebbe essere rivolta a persone (da loro fortemente volute) che non fanno più parte della nostra società e che hanno malamente gestito il passaggio dal Consorzio Etruria ad oggi.
Tutta Follonica, e la nostra società, serbano un grande ricordo di quel periodo che ci ha visti collaborare e raggiungere tanti successi, unici per noi quanto per loro stessi. Ancorchè con colori diversi sulla maglia, rimangono dei grandi campioni e a Follonica continuano ad essere applauditi.
Ma loro non ricordano scudetti e coppe internazionali (in primis la Coppa dei Campioni), solo altro sembra contare per loro. E allora bisogna si sappia che ognuno di essi, nei quattro anni di permanenza a Follonica, ha percepito cifre oscillanti tra i duecento e i trecentomila euro cadauno. Non hanno avuto tutto? Manca qualcosa? Non ci risulta, ma certamente dal Follonica Hockey hanno ricevuto più che da qualunque altra società e non è più accettabile che ci diffamino in questo modo. E’ per questo che ci rivolgeremo alla procura federale perché valuti la legittimità di tali comportamenti".
Quindi: giustizia sportiva da una parte, giustizia ordinaria dall'altra. Il periodo più glorioso della storia del Follonica Hockey (e anche dell'hockey italiano in campo internazionale) finisce dunque in una complicata causa di "divorzio" dagli esiti imprevedibili.

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