Seregno infuriato: gli arbitri sbagliano, le società pagano

I dirigenti del Seregno hanno inviato a hockeypista.it la lettera che pubblichiamo di seguito. Se la prendono con gli arbitri del match contro il Viareggio i cui errori hanno portato alla sconfitta, alla reazione sconsiderata di un tifoso e quindi alla squalifica della pista di Seregno con un aggravio di costi ai danni della società lombarda, due volte vittima.

Scritto da Hockey Seregno - Pubblicato il 07/12/2011 - 09:52 - Ultima modifica 09/12/2011 - 14:14

Adesso basta. Oltre al danno, come era facile prevedere la beffa.
Non siamo soliti lamentarci dei torti arbitrali anche se nel recente passato parecchie volte avremmo potuto a ragione lamentarci. Ma quello che è successo sabato in pista a Seregno nella partita col CGC Viareggio ha veramente superato ogni limite, tanto da farci domandare se ciò sia dovuto solo ad incapacità e incompetenza o non risponda invece ad un disegno perverso.
Sono talmente evidenti i torti e i soprusi subiti che viene davvero da chiedersi se valga la pena di continuare a sostenere una disciplina sportiva, la cui pratica viene continuamente rovinata da personaggi impreparati e incapaci che fanno del fatto di indossare una divisa un potere assoluto, forti con i deboli e deboli con i forti. E' chiaro che è un discorso che non vale per tutti gli arbitri, ma veramentre qualcuno di loro compresi gli arbitri di sabato sera, dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza ed interrogarsi sui danni che il loro comportamento può arrecare alle società ed al nostro sport in generale
E' vero che l'Hockey Seregno attraversa un momento delicato con problemi che la dirigenza sta cercando come sempre di risolvere, ma questra situazione non da diritto a nessuno di approffitarne cercando di difendere interessi che nulla hanno di sportivo.
E' sicuramente deprecabile il comportamento solitario di quel tifoso che sabato sera ha aggredito l'arbitro e la ns. società già lo ha ampiamente condannato. Ma certamente la situazione è degenerata a causa di un pessimo arbitraggio che negli ultimi minuti ha deciso di influire sull'esito della partita non si sa ben per quale  inspiegabile motivo.
Invitiamo tutti a riguardare il filmato della partita e sarà evidente ad ogni sportivo come gli arbitri abbiano pesantemente influito sull'esito.Questo non vuole assolutamente essere una giustificazione ma qualcuno ci deve spiegare perchè a pagare dell'incapacità degli arbitri debbano sempre essere le società.
Ci chiediamo chi ci ripagherà mai dei danni subiti, delle multe che dovremo pagare, del dover giocare in campo neutro un derby importante come quello con Lodi, del mancato incasso, delle spese di utilizzo dell'impianto di Novara, campo prescelto per la partita, delle spese della trasferta. Viene veramente voglia di mollare tutto. Ma per ora non possiamo.
Ci chiediamo quando potremo veramente vedere in pista due arbitri che trattano le squadre allo stesso modo, che non si lasciano influenzare dalla personalità dei giocatori o dal blasone della società, che non consentano alla fine del primo tempo l'accesso al loro  spogliatoio a giocatori e dirigenti, che non subiscano atteggiamenti provocatori dei giocatori più esperti, che conservino uguale atteggiamento  per tutta la gara, che non si lascino pesantemente condizionare dal fattore capo.
Per far questo occorre scegliere bene gli arbitri, occorre prepararli  fisicamente e tecnicamete, occorre fare dei test ,occorre monitorare e verificare le prestazioni. Facciamo spendere alle società migliaia di euro per essere poi in balia di arbitri impreparati ed incompenti.
E veramente ora di farla finitia. Facciamo largo a quegli arbitri che dimostrano capacità, attaccamento, serietà ed uniformità di comportamento, ed accantoniamo definitivamente quegli arbitri che non sono in grado di ricoprire un ruolo che è determinaente per il ns. sport. 
Per far questo occorre una federazione illuminata, con dirigenti capaci che sappiano investire le giuste risorse in un settore che ora più che mai ha bisogno di mezzi e di numeri per crescere. Ma questo è forse chiedere troppo ad un federazione sempre più prigioniera di interessi personali, di piccole faide interne, di personalismi di dirigenti da troppo tempo nei posti di comando che non si rendono conto di quel che succede, talmente presi da loro piccoli giochi di potere.
Aspettiamo gli stati generali dell'hockey. Il presidente federale ce li ha promessi e sono passati appena quindici mesi. Prima o poi si faranno. Basta avere tanta pazienza.

© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.