Torna ad accendersi il dibattito sul futuro dell'hockey su pista e il primo focolaio è di nuovo là dove si accese la prima volta 18 mesi fa: in Emilia Romagna.
I club emiliani hanno inviato al presidente federale Sabatino Aracu e diffuso alla stampa un documento redatto nei giorni scorsi (lo trovate in calce all'articolo) in cui, in soldoni, si chiede la rapida convocazione degli Stati Generali dell'hockey su pista. Aracu li aveva promessi al termine della riunione plenaria di Bologna del settembre 2010 e, secondo le società dell'Emilia Romagna, è giunto il tempo di dare attuazione a quella promessa.
Ma perchè proprio ora?
Secondo quanto sottoscritto dalle società emiliane sarebbe in corso un tentativo di minare alla base e rendere di fatto inefficaci le decisioni scaturite dalla prima edizione degli Stati Generali e fatte proprie dal presidente Aracu: il progetto Campioni 2015, i ritorni di Gianni Massari a capo della scuola allenatori e di Massimo Mariotti alla guida della nazionale senior.
La prova di queste accuse? L'esito inconcludente della riunione del Settore Tecnico Hockey da cui avrebbero dovuto uscire i progetti per il 2012 e le relative nomine (a partire da quelle, ancora in alto mare, dei settori tecnici regionali) e che si è invece concluso con una lunga requisitoria del vice presidente federale Claudio Bicicchi nei confronti di Cesare Ariatti di cui è stata chiesta la testa come coordinatore del settore tecnico della Fihp.
A questa riunione è seguita la repentina convocazione di riunioni di hockey pista e inline in alcune regioni (Emilia, Toscana, Veneto); iniziativa di cui una parte dei consiglieri federali e lo stesso presidente federale non erano stati informati. Ieri, a Modena, la prima riunione delle società di hockey su pista si è conclusa con un nulla di fatto: le società emiliane hanno deciso di non presentarsi, ritenendo la convocazione funzionale solo per avallare decisioni già prese, e di mandare un loro delegato per presentare la lettera-appello per Aracu, poi resa pubblica nel pomeriggio.
Sarà ora interessante verificare come si comporteranno le altre società italiane; 18 mesi fa l'iniziativa emiliana ebbe grande eco e un vasto gradimento e di fatto costrinse Aracu alla convocazione degli Stati Generali. Già nelle prossime ore si capirà qualcosa di più, dato che martedì sera è prevista la riunione delle società della Toscana.
Ecco il testo completo del documento delle società emiliane.
APPELLO DELLE SOCIETA’ DI HOCKEY SU PISTA DELL’EMILIA ROMAGNA AL PRESIDENTE FIHP ON. SABATINO ARACU
Caro presidente,
dopo 18 mesi esatti dalla nostra “lettera aperta” del 22 maggio 2009 e a più di un anno dallo svolgimento degli Stati Generali dell’hockey su pista di Bologna, siamo nuovamente costretti a rivolgerci a te per chiederti di farti garante delle scelte positive fatte negli ultimi mesi dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio che riteniamo merito delle nostre proposte e della tua lungimiranza.
Nel corso dell’ultimo anno l’hockey italiano ha mosso i primi passi verso il suo futuro. Passi decisi e importanti che hanno visto al centro un piano di azione condiviso e articolato conosciuto con il nome di “Progetto Campioni 2015”.
Un anno in cui la Federazione, per tuo diretto interessamento, ha messo le persone giuste al posto giusto a cominciare dal professor Gianni Massari alla guida della nuova Siri e da Massimo Mariotti alla guida della nazionale italiana senior.
Queste importanti scelte di fondo ci hanno fatto sperare in un cambio di direzione definitivo, capace di convincere anche gli scettici (che non mancano e hanno ruoli di grande rilievo) a lavorare per obiettivi comuni largamente condivisi.
Se il “Progetto Campioni 2015” inquadra buona parte del lavoro di ordine tecnico da fare nei prossimi mesi, restano ancora non risolti gran parte dei problemi di carattere organizzativo (in primis l’avvio dei Settori Tecnici Regionali, fermi al palo da ormai due anni) e quelli legati all’amministrazione della giustizia sportiva che già il nostro documento segnalava.
In questi giorni, purtroppo, assistiamo con forza al riemergere di posizioni ampiamente minoritarie nella base (dirigenti, atleti, tecnici, arbitri), ma preponderanti all’interno del Consiglio Federale della Fihp, che mirano a riportare l’hockey sotto il controllo di chi, dagli stati generali di Bologna, era stato sostanzialmente e politicamente sfiduciato.
Le società dell’Emilia Romagna sono state insolitamente convocate dal comitato regionale, su richiesta del vice presidente federale Claudio Bicicchi, per discutere di temi che si discostano molto da quelli che sono stati oggetto di discussione e di interesse agli stati generali di Bologna.
Riunioni simili, a quanto ci risulta, sono state indette, con le stesse modalità, in altre regioni d’Italia.
Gli argomenti messi all’ordine del giorno hanno tutti una loro intrinseca importanza, ma si sottovaluta la nostra intelligenza se si crede che non siamo in grado di comprenderne la strumentalità.
Perché questi argomenti? Perché proprio ora? Perché non sotto il controllo dell’intero Consiglio Federale, ma per iniziativa di un singolo?
Aver verificato direttamente che ci sono consiglieri federali all’oscuro di questa iniziativa e altri che sono addirittura contrari, getta una luce diversa su questi incontri che arrivano proprio alla vigilia di un importante Consiglio Federale (il prossimo 16 dicembre) e all’indomani di una riunione di Settore Tecnico Hockey che, dalle informazioni in nostro possesso, è stata lacerante al punto da mettere in discussione nomine e progetti decisi dal Presidente Federale, da te, in prima persona.
Crediamo che il senso di queste riunioni sia palese: costruire intorno a decisioni già prese da chi oggi ci convoca per fingere una raffazzonata operazione di ascolto, un consenso basato più sull’emotività che sul ragionamento al solo scopo di spenderlo in seno al Consiglio Federale e, al di fuori, in chiave squisitamente elettorale.
Le società dell’Emilia Romagna si sottraggono con forza a questa logica e hanno deciso di non partecipare alla riunione indetta dal vice presidente federale Claudio Bicicchi, ma di inviare un loro rappresentante al solo scopo di comunicare questa decisione e le motivazioni che l’hanno generata.
Al tempo stesso, le società dell’Emilia Romagna ti chiedono di mantenere fede alla promessa fatta a Bologna oltre un anno fa di convocare nuovamente e in tempi rapidissimi gli Stati Generali dell’Hockey su Pista per verificare lo stato di attuazione dei programmi e la loro eventuale variazione e/o integrazione che non può essere delegata a chi non gode della fiducia di gran parte del movimento hockeystico italiano.Nella speranza che, anche questa volta, le nostre richieste trovino la tua attenzione.
Modena, 4 dicembre 2011
Documento sottoscritto da:
Correggio Hockey A.S.D., Hockey U.V.P., Hockey Roller Scandiano, Amatori Modena A.S.D., H.C. La Mela Montale, Pol. Pico Mirandola, Villa d’Oro Modena
Pur non essendo convocate alla riunione di Modena in quanto società della Lombardia, hanno aderito anche: Hockey Pieve 010, Roller Suzzara H.C.