Sulle tribune si respirava aria di tensione, per il gradito stop al divieto di trasferta alle tifoserie, che hanno assistito ad un vero spettacolo in pista. Perché Lodi e Valdagno hanno lottato fino all’ultimo istante, con i giallorossi che in questa stagione hanno dimostrato di essere veramente superiori ad ogni avversario. Ma il nuovo Valdagno di Vanzo si è ben comportato, con un Gaston De Oro in netta crescita e un Nicolia a fasi alterne, ma che ha sprazzi di qualità pura. In casa giallorossa gioca con i minuti contati Matias Platero, che in settimana non si è allenato per una bronchite: il “playmaker” lodigiano è entrato solo nella ripresa, dove ha dato ordine, qualità e realizzato due splendide reti. Ma in casa giallorossa ha brillato Marco Motaran, che ha disputato quasi tutto il match, salvo uscire per un infortunio al polso: fino a quel momento ha difeso senza concedere nulla ai veneti, annullando un abulico Tataranni e realizzando anche uno splendido gol.
Vanzo parte con il più classico starting five: Rigo e Nicoletti davanti ad Oviedo, Tataranni e Nicolia in attacco, Marzella risponde con Losi, Motaran, Montigel, Romero e Antezza. Ma i primi 10’ sono tutti di marca giallorossa: il Valdagno, bloccato da un difesa perfetta, non riesce mai a tirare verso Losi e l’Amatori, dopo i primi 5’ di studio, ha 3 palle gol nel breve volgere di 20”: prima con Motaran, che manca un aggancio al volo da sotto porta, poi Montigel ruba palla sulla ripartenza dei veneti e si presenta a tu per tu con un grande Oviedo, che si salva anche sulla ribattuta a botta sicura di Romero. E’ la scossa al match, dove il Lodi domina e il Valdagno fatica ad entrare nelle maglie difensive giallorosse. Oviedo si ripete al 12’ su Romero e Vanzo corre ai ripari, inserendo De Oro per Nicolia e Cocco per un invisibile Tataranni, di cui si sente la totale assenza in fase offensiva. Il gol è nell’aria e Festa, appena entrato per Romero, realizza il gol con il suo marchio di fabbrica: parte dall’angolo basso di destra, aggira Rigo in veronica con il bastone ad una mano, si allarga accentrandosi, ed infila Oviedo rasoterra. Vantaggio meritato per i padroni di casa, che raddoppiano al 19’: Motaran recupera pallina, parte in prograssione, entra centralmente in area, salta anche Oviedo e deposita sotto la traversa. Vanzo cambia assetto al Valdagno e trova le giuste contromisura ad un Lodi troppo granitico dietro ed estremamente pericoloso in avanti: Rigo in copertura, Cocco e De Oro ad impostare e Nicolia libero di spaziare in attacco. Così i biancoazzurri crescono e al 23’ Nicolia da dietro porta serve De Oro, che dimenticato da Festa, infila Losi per il 2-1. Ma questo Amatori non perde un colpo: Bresciani, che gioca solo 5’, ma di assoluta qualità, fornisce un assist per Romero, che incrocia sul secondo palo e chiude il primo tempo sul 3-1.
Nella ripresa il Valdagno parte forte e pareggia nel giro di 3 minuti con Nicolia: prima ruba palla a Platero e infila Losi con una fucilata all’angolino basso, poi sfrutta una perfetta verticalizzazione di Cocco. Ma la gara è viva più che mai e a dar la scossa al Lodi ci pensa Platero: il centro argentino, beffa Oviedo sul suo palo. Il match è sempre infuocato ma corretto e De Oro, cresciuto in maniera esponenziale (che sembra aver ritrovato fiducia grazie a Vanzo, suo “mentore” nella positiva passata stagione a Breganze), che sorprende Losi ed impatta sul 4-4. Manca un quarto d’ora alla fine: al 10’ il portierone giallorosso si immola su Cocco e poco dopo Platero infila Oviedo con una sassata all’incrocio dei pali, per il gol che vale il match.
Il Lodi potrebbe anche chiudere il match: al 15’ rigore per fallo di pattino di Nicoletti. Il tiro di Antezza (unica conclusione da fermo di tutto l’incontro) viene però parata da Oviedo. Ed allora entra in scena la difesa giallorossa, con Montigel che recupera ogni pallina gli passi nel giro di 3 metri ed il Valdagno ha poche occasioni per tirare. Recrimina il Valdagno nel finale, perché con la situazione falli ferma sul 9-4 in favore dei veneti (dal 19’), gli arbitri non fischiano più nulla, rendendo caldo un match che è stato corretto sia in pista che sugli spalti.
Marzella poi, oltre ad una chiave di lettura perfetta del match, spegne sempre ogni polemica, sia con gli arbitri che con Nicolia a fine gara. E questo Amatori Lodi ormai è una corazzata, di cui davvero non si conoscono i limiti e arriva così alla striscia record di 16 vittorie consecutive. Batte, per la seconda volta, dopo il 4-2 in Coppa Italia, il Valdagno. ma sarebbe un delitto credere che i veneti, alla terza sconfitta in campionato, siano tagliati fuori dalla lotta scudetto: Franco Vanzo è un grande tecnico, ha vinto uno scudetto a sorpresa a Bassano e portato il Breganze ai vertici del campionato con un hockey bello ed efficace. C’è da credere che anche a primavera inoltrata, i veneti saranno lì, a lottare, insieme al Lodi, per un posto nella storia.
E SULLE TRIBUNE NESSUN PROBLEMA
Una serata particolare quella del Palacastellotti, su cui erano fissate tutte le attenzioni. Palazzetto blindato, grande attenzione all’Ordine Pubblico e tensione che si respirava in “tribuna”, per vedere come si sarebbero comportate le due “curve”. Ebbene, c’è da fare un grande complimento alle tifoserie, per la loro sportività: non sono mancati cori, sfottò e calore, ma insieme c’è stata correttezza e molta intelligenza. Nonostante il finale nervoso del match, con i veneti chiedevano il decimo fallo, che negli ultimi 6’ minuti poteva ben arrivare, non ci sono stati isterismi. E un plauso va fatto anche ai giocatori, che hanno sempre mantenuto un profilo basso, senza eccessi di protagonismo o isterismi gratuiti.
Tutto questo per il bene dello sport innanzitutto, ma soprattutto di questo hockey su pista, dove alcune società faticano a tenere in piedi la baracca, dove la crisi ha tagliato quasi 400 mila euro agli sport con le rotelle ed il futuro è davvero grigio, se non nero. Allora ben venga l’intelligenza delle persone, che in serate come queste, ma anche in realtà meno “calde” di Lodi, Valdagno o Viareggio, significano sacrosanto rispetto per il prossimo e amore per l’hockey a rotelle.