Nella conferenza stampa che si è tenuta ieri nella prefettura di Lodi sono emersi i dettagli che hanno portato alla decisione di aprire le porte ai tifosi valdagnesi già a partire da domani, giorno del big match tra Lodi e Valdagno.
L'hockey su pista ha dunque agito su due fronti: localmente, con il lavoro di paziente tessitura di rapporti fatto dall'Amatori Lodi con il nuovo prefetto Piantedosi; globalmente, con i contatti ad alto livello tra i vertici di Lega e Federazione con l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale. Il risultato immediato è che le porte del PalaCastellotti si riaprono da domani ai tifosi ospiti; in prospettiva, se tutto andrà bene, accadrà lo stesso al Palalido di Valdagno e al palaBarsacchi di Viareggio.
A Lodi è stata una settimana fitta di incontri. I presidenti di Lodi e Valdagno hanno incontrato il prefetto lunedì per mettere a punto un rapido piano d'azione che ha coinvolto i responsabili delle tifoserie, le forze dell'ordine, l'amministrazione comunale di Lodi. Grazie a questa collaborazione, 100 tifosi valdagnesi saranno dotati di biglietto nominale e potranno assistere alla partita di sabato sera. Se tutto andrà bene, i controlli stretti di questa "prima volta" saranno progressivamente allentati dando nuova fiducia ai tifosi dell'hockey.
Sul fronte nazionale, la Lega Hockey riunirà in questi giorni il proprio direttivo per decidere cosa fare del ricorso al Tar contro le ordinanze del prefetto di Lodi, annunciato e messo a punto nei giorni scorsi. Le decisioni delle ultime ore e l'esito dell'incontro con l'Osservatorio consigliano prudenza ed è più che probabile che il ricorso resti nel cassetto, dato che tutta la vicenda ha subito una accelerazione positiva.
Ora la palla è nelle mani dei tifosi: in primis in quelli di Lodi e Valdagno, poi in quelle di tutti gli altri. Sta ai supporters delle nostre squadre non sprecare l'occasione per uscire da un problema che penalizza il nostro sport da ormai due anni.