Errori abritrali che, matematica alla mano, fanno poi la differenza, o meglio la parità; parità che con molta probabilità si sarebbe evitata mettendo in atto una diversa gestione delle risorse umane. Una volta arrivati sul 3-1, con i giusti cambi e non con i soliti cinque giocatori ormai allo stremo delle forze, si poteva cercare di gestire il vantaggio, facendo riposare uno o anche due elementi, ributtandoli casomai in pista nel caso si fosse subito un secondo gol. Invece così non è stato: il gol del 3-2 del Trissino è comunque arrivato, ma la squadra, invece di reagire, non avendo potuto recuperare, ha finito col subire anche il terzo gol e poi meno male che la partita è finita. Il General Manager Luisi è furioso per i punti persi e per l'ennesima gestione di gara per cui non riescono a trovare scusanti, nemmeno per l'assenza di Bellè, perchè se anche non si vogliono prendere in considerazione elementi come Giorgi e Leonetti (a torto ma comunque quasi mai utilizzati) Bonanni, solo due settimane fa in Coppa Italia ha disputato tre intere partite, tutte proficue: possibile che ora non valga nemmeno un cambio?
E pensare che la gara era anche iniziata sotto i migliori auspici, con un Forte ben messo in pista, con Gimenez non ancora all'altezza della scorsa stagione, ma comunque in rete già nei primi minuti. Se non fosse che l'arbitro Da Prato, comunque in buona posizione, ha reputato fuori una palla andata nettamente oltre la linea, con i rossoblu che quindi avrebbero potuto iniziare subito a segnare. Senza dover attendere quasi il 20° per andare in vantaggio grazie alla rete di Videla che, dalla distanza, bucava tutta la difesa ed insaccava per il momentaneo 1-0 con cui si chiudeva il primo tempo, frazione che, a parte i due episodi citati, non ha riservato molto di più.
Sicuramente ed ovviamente differente la ripresa, con la squadra di casa subito in forcing a cercare il pareggio che arriva dopo un paio di minuti con Campagnolo, bravo a finalizzare alle spalle di Stagi. La reazione dell'Alimac è però immediata e dopo appena un minuto Crudeli è agganciato in area, rigore assegnato senza esitazione e Videla che dal dischetto non sbaglia, riportando subito avanti la squadra. Cinque minuti e il Forte allunga, grazie alla rete di Gimenez che arriva in power play, dopo l'espulsione di Pallares, reo di aver colpito a gioco fermo Cancela. Anche questo è un episodio contestato dai rossoblu in quanto il gesto volontario, perfettamente visto dagli arbitri, andava punito con il rosso, cioè con l'espulsione definitiva; invece proprio lo spagnolo, rientrato dall'espulsione temporanea, trova la rete del 3-2 che riapre la partita. A dire il vero il Forte avrebbe quasi subito l'occasione di riallungare su tiro diretto per raggiunta quota falli da parte del Trissino, ma la battuta di Gimenez, chiaramente in deficit di fiato, viene neutralizzata da Vallortigara ancor prima che riesca a tirare.
Da li a poco il Trissino troverà anche la via del pareggio, con Da Prato che fischia un intervento di Videla giudicandolo da espulsione, mentre (altro episodio contestato) è sembrata palese la simulazione da parte del giocatore veneto. Fatto è che sul dischetto va Campagnolo; la sua prima battuta è parata da Stagi che però nulla può quando lo stesso giocatore riprende la sfera e segna la rete del 3-3, risultato che resterà fino al fischio finale, nonostante i disperati tentativi dei rossoblu di riagguantare il vantaggio, rischiando però di subire la beffa finale da parte dei giocatori di casa.