Il Forte dei Marmi contro il Comune: sistemate il palasport o ritiriamo le squadre

Il presidente del Forte dei Marmi Piero Tosi minaccia di ritirare tutte le squadre del club da tutte le competizioni se l'amministrazione comunale di Forte dei Marmi non si farà carico delle richieste della questura per le partite a rischio. La società, è il punto di vista di Tosi, non può farsi carico dei problemi strutturale di un impianto di cui non è proprietaria.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 21/10/2011 - 15:12 - Ultima modifica 29/10/2011 - 07:59

Il problema della sicurezza engli impianti sportivi ha anche ripercussioni economiche rilevanti. E' il caso di Forte dei Marmi dove la questura non limita l'afflusso dei tifosi ospiti, ma dove l'obsolescenza dell'impianto richiede ingenti risorse economiche che l'amministrazione comunale vorrebbe ora scaricare sul club del presidente Piero Tosi che ha preso carta e penna e ha scritto quanto segue.

Egregi Signori, come ormai da dieci anni, in occasione delle gare di hockey ritenute a rischio da parte della Questura, vengono richiesti dei provvedimenti tampone al fine di garantire un adeguata sicurezza in materia di ordine pubblico presso il palazzetto dello sport di Forte dei Marmi, in quanto gravemente carente per non dire assolutamente inadeguato, alle attuali prescrizioni di legge. Se da altre parti si supera il problema inibendo l’accesso agli sportivi ospiti, è quanto meno da elogiare il comportamento del locale Commissariato, che si impegna, e lo ha sempre fatto, a garantire la presenza di tutti, con la massima sicurezza e tranquillità possibile, facendo adottare poche ma efficaci prescrizioni, praticamente le stesse da molti anni, che però, per pur semplici che siano, hanno dei costi in termine di denaro, risorse umane, tempo. Costi che in questi dieci anni avrebbero permesso di realizzare adeguamenti strutturali tali da garantire una sicurezza sistematica, evitando anche quei disagi che purtroppo, si ripercuotono sugli sportivi, mi riferisco alla capienza ridotta, alla parziale soppressione dei parcheggi, alla chiusura del bar, all’utilizzo di servizi igienici di tipo chimico.

Provvedimenti, a parte il servizio di steward, che erano a carico del Comune in quanto ente proprietario della struttura e che tali dovrebbero rimanere, in quanto non esigenze particolari di questa Associazione, ma prescrizioni che dovrebbero essere sempre presenti in una struttura a norma di legge e pienamente fruibile, e come tale l’Amministrazione dovrebbe renderla disponibile. Invece così non è ed anche la nostra ultima richiesta di predisporre un tavolo di concertazione per il superamento di questi problemi, inviata giusto un mese fa, non ha ottenuto nemmeno risposta.

A tutt’oggi, l’unica comunicazione pervenuta, ci informa che le richieste fatte dal locale Commissariato in relazione alla partita di sabato 22 ottobre con il Follonica, fatta eccezione per la fornitura di transenne, sono state rigettate dal Comune invitando la nostra Associazione a farsene carico totale, indicando questa partita, come uso straordinario del palazzetto, cosa inaccettabile, visto che la presunta straordinarietà si ripete periodicamente nel corso dell’anno e, soprattutto, degli anni.

In questa occasione, pur di garantire il regolare svolgimento della gara, questa Associazione si farà carico delle spese inerenti tali richieste, tuttavia, in previsione dei prossimi incontri ritenuti a rischio, e sono almeno la metà delle gare in calendario, a quanto pare questione di ordinaria straordinarietà, o l’Amministrazione Comunale si farà garante dei necessari adeguamenti, rispondendo magari anche alla richiesta di incontro presentata, o questa Associazione, venendo meno i presupposti di reale fruibilità e sicurezza dell’impianto, ritirerà la propria squadra da tutte le competizioni ufficiali, siano esse il campionato di serie A1 che la Coppa Europa Cers, serie B e tutti i campionati giovanili.

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