Amatori, è un tris da finale

Sarà sfida con il Bassano: andata il 25 ottobre in Veneto e ritorno il 22 novembre a Lodi. La squadra di Marzella è l’unica “big” a non deludere.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 17/10/2011 - 09:42 - Ultima modifica

LODI
Quando a trenta secondi dalla fine nell'aria si sente un battito all'unisono allora sta per succedere qualcosa di importante. Non sono le mani delle centinaia di tifosi lodigiani assiepati sulle tribune del “PalaCastellotti”, non è lo stridere dei pattini sul parquet, ma è un solo cuore che batte in attesa che arrivi la tanto sospirata sirena finale. Se poi Antezza trasforma la probabilità di vittoria in certezza allora tutto è pronto per esplodere.
La stagione è solo agli inizi, ma questo è un gran bel modo per inaugurare un’annata che adesso come adesso si prospetta ricca di suspence e di colpi di scena. È finale. Il Valdagno fresco vincitore della Supercoppa Italiana che poco più di una settimana fa ha battuto il Viareggio al “PalaBarsacchi” è caduto a Lodi, in una partita sentita e combattuta al tempo stesso, che ha regalato la prima grande gioia a chi voleva finalmente un Amatori vincente. Ovvio, non s'è ancora vinto nulla, ma l'aver sconfitto un'acerrima rivale in un appuntamento così importante non può che servire a un gruppo che ha bisogno di consapevolezza. Anche l'anno scorso in campionato arrivò una vittoria contro il Valdagno, ma non era la stessa cosa: ieri sera i ragazzi di Pino Marzella hanno vinto quando contava vincere e questo è forse il dato più importante. Per di più senza nascondersi e con tutte le relative pressioni del caso, visto che è dal primo giorno di raduno che il gruppo ripete che l'obiettivo principe non poteva che essere la finale di Coppa Italia.
Ecco dunque arrivare la sfida finale, un po’ a sorpresa, con il Bassano: via alle danze il prossimo 25 ottobre quando in Veneto andrà in scena il primo atto, mentre il 22 novembre toccherà al “PalaCastellotti” tornare protagonista.
La tre-giorni di Coppa Italia ha dato ancora qualche indicazione sul nuovo Amatori targato Marzella, anche se non bisogna farsi ingannare e trascinare dall'entusiasmo, perché probabilmente la vera identità della compagine giallorossa non è ancora emersa del tutto. Match controllato senza strafare contro il Breganze, ma ancor di più contro il Forte dei Marmi di Roberto Crudeli. Qualcuno sabato sera ha anche storto il naso per via di un secondo tempo forse al di sotto delle aspettative, visto che dopo essere andato in vantaggio per 3-0 l'Amatori ha tirato un po' i remi in barca. D'altra parte lo stesso tecnico più volte lo aveva ribadito: la squadra deve imparare ad affondare al momento giusto e dosare le energie quando necessario. Ecco dunque che nella partita decisiva contro il Valdagno si sono incominciati a vedere i tratti caratterizzanti della truppa guidata da Montigel, con un inizio super in una partita nella quale sono state messe in chiaro subito le cose e poi c’è stato tanto sacrificio per proteggere il risultato. Per quanto riguarda invece la mole di gioco prodotta, sicuramente benissimo il primo tempo di sabato sera contro i toscani, ma il piacevole leit motiv che ha unito la gara contro il Forte a quella contro il Valdagno è il progressivo affinamento dei meccanismi dell'azione offensiva: esempio eclatante i gol di Platero, nati (in due partite diverse) da un'azione sviluppatasi sull'esterno con rapido scambio e tocco finale in velocità. Proprio l'argentino numero 8 è stato ancora una volta il grande protagonista delle serate: probabilmente l'uomo con più minutaggio in pista e il vero ago della bilancia sul quale poggiano poi gli interi equilibri della formazione in pista. Benissimo Losi, al quale l'avventura in Nazionale pare aver infuso ancor più grinta e determinazione, ma anche Antezza, Romero e capitan Montigel. S'è visto meno Festa, mentre Bresciani e Motaran in due giorni hanno messo insieme solo qualche minuto: vero che siamo ancora all'inizio e ci sarà tutto il tempo per essere utili, ma qualche indicazione incomincia a delinearsi. Singoli, gruppo, vittorie e sconfitte si alterneranno lungo tutto l'arco della stagione, cambiando chissà quante volte. Ma una cosa è sicura e probabilmente non cambierà mai: l'amore di una città per questa squadra. E ieri sera c'erano 1500 buoni motivi per crederlo.

Aldo Negri

© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.