E' scontro a tre per la presidenza del Cirh

Mercoledì mattina a Wuppertal si terranno le elezioni del nuovo presidente del Comitato Internazionale di Hockey su pista. In lizza ci sono tre candidati e tre modi differenti di pensare lo sviluppo futuro di questo sport. Il nuovo presidente resterà in c

Scritto da Redazione - Pubblicato il 21/09/2004 - Ultima modifica
L'hockey su pista mondiale si riunisce intorno ad un tavolo per eleggere il suo nuovo numero uno. Accade mercoledì mattina a Wuppertal, nella giornata di pausa del campionato del mondo femminile.
Tre i candidati in carica. Il favorito d'obbligo è Harro Strucksberg, tedesco, presidente uscente. A contendergli la poltrona più prestigiosa c'è il Fernando Adriao, mozambicano e attuale segretario generale del Cirh. L'unico nome nuovo in lista è quello del presidente della Federazione spagnola, il galiziano Enrique Garcia Raposo.
L'elezione del nuovo presidente del Cirh potrebbe sembrare una semplice formalità del tutto ininfluente sugli aspetti organizzativi dell'hockey su pista mondiale. In realtà siamo di fronte ad un vero e proprio scontro frontale fra modi diversi di vedere e di intendere lo sviluppo del nostro sport.
Difficile dire come si schiereranno i vari paesi di fronte a queste tre possibilità. A sostegno della candidatura di Raposo, e quindi per un radicale cambio di rotta rispetto alla gestione attuale, sembra profilarsi un asse italo-spagnolo, mentre i portoghesi sarebbero orientati sull'accomodante Adriao. Con Strucksberg potrebbero restare i paesi europei emergenti, mentre nulla sappiamo sulla collocazione dei paesi sudamericani ed asiatici. Di certo c'è che tutti i massimi dirigenti dell'hockey mondiale sono già in queste ore a Wuppertal per tentare di trovare una soluzione unitaria o per lo meno di far convergere su un nome solo i voti delle maggiori potenze mondiali.
Per quanto riguarda l'Italia, la rinuncia a presentare un proprio candidato alla presidenza del Cirh avrebbe le sue ragioni nella volontà di mantere un ruolo importante nella commissione arbitrale (con il consigliere federale Francesco Rossi) e di recitare un ruolo di primissimo piano nella commissione che si dovrà occupare di hockey e media.
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