Italia sul velluto/2. Tutto facile anche con la Germania: 6-1

Poteva essere una trappola, è stato un mezzo capolavoro. Mezzo perché è bastato un primo tempo da applausi per archiviare la pratica tedesca, assicurarsi i quarti di finale e mandare un preciso segnale all'Argentina per la sfida di domani sera. Nella ripresa la squadra di Massimo Mariotti si è limitata a controllare facendo accumulare minuti mondiali a tutti e risparmiando preziose energie. Il video della conferenza stampa di Mariotti e le foto della partita.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 26/09/2011 - 18:55 - Ultima modifica 28/09/2011 - 04:50

Mirko Bertolucci, Alberto Orlandi, Massimo Tataranni e Davide Motaran.

Foto Marzia Cattini

ITALIA-GERMANIA 6-1 (primo tempo: 6-0)
MARCATORI: 2.37 Motaran, 4.49 Tataranni, 7.14 e 12.16 M.Bertolucci, 15.06 A.Bertolucci, 16.10 M.Bertolucci. Nella ripresa: 14.46 Wochnik.
ITALIA: Losi, Motaran, Orlandi, Mariotti, Palagi, A.Bertolucci, M.Bertolucci, Tataranni, Illuzzi, Barozzi. All. Mariotti.
GERMANIA: Glowka, Karschau, Hages, Beherendt, Brandt, Haupt, Bernardowitz, Wochnik, Mohr, Wilk. All. Steup.
ARBITRI: Gomez (Spagna) e Meza (Cile). 


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Nessuno si aspettava un'Italia così: determinata, spietata, spettacolare. Nessuno si aspettava di poter trasformare un mezzogiorno di fuoco in una passeggiata, una partita da dentro o fuori in una pratica da sbrigare nei primi 10 minuti e poi da derubricare a utile allenamento. Nessuno, forse nemmeno lo stesso Massimo Mariotti che si presenta in conferenza stampa gongolante per il 6-1 appena rifilato alla Germania e non perde occasione per caricare di aspettative il big match di domani contro l'Argentina. La partita che ci dirà quanto vale l'Italia, ma anche quanto vale l'Argentina.
La temutissima partita Italia-Germania finisce 6-1 per gli azzurri e finisce dopo un solo tempo di gioco, chiuso da Mariotti e compagni con un 6-0 eloquente nel risultato e ancora di più nel gioco. E' una prestazione impressionante quella degli azzurri che prendono la squadra tedesca, elogiata da tutta la stampa argentina per aver dato del filo da torcere ai padroni di casa, e la demoliscono minuto dopo minuto: con tiri da fuori, con fulminei contropiede, con azioni personali. Tutto va a segno nel magico mezzogiorno di fuoco italiano. E gli argentini restano a bocca aperta, abbozzano, fanno buon viso a cattivo gioco e alla fine ammettono che sì, la "veterana Italia" sarà un cliente scomodo nella notte di martedì.

La partita degli azzurri è esemplare. Massimo Mariotti manda in pista Barozzi in porta, Motaran e Orlandi in difesa, Mirko Bertolucci e Tataranni in attacco. Pochi minuti di studio e, senza dare l'impressione di farlo, l'Italia prende il sopravvento sulla Germania. Il primo a trovare il gol è Motaran da lontanissimo: un missile terra aria che si infila sotto la traversa e apre la strada alla goleada azzurra. La granitica difesa tedesca, che tanto aveva fatto penare gli argentini, sembra sabbia sotto i colpi della coppia Tataranni-Mirko Bertolucci. I due sembra giochino insieme da quando erano bambini: prima il viareggino imbecca il materano per il 2-0, poi le parti si invertono e arriva il 3-0.
Minuto 7.14, partita finita.
La Germania non riesce nemmeno a reagire perchè l'Italia non gliene dà il modo. Barozzi è impegnato al minimo sindacale e la girandola di cambi imposta dalla panchina azzurra non modifica i canoni del match. Fuori Mirko per Alessandro, fuori Motaran per Enrico Mariotti, fuori Tataranni per Mirko Bertolucci e infine fuori Motaran e dentro Orlandi.
Il risultato è che l'Italia continua a segnare. L'assist di Orlandi manda in gol Mirko Bertolucci per il 4-0. Anche la fortuna è dalla parte degli azzurri quando un tiro di Alessandro bertolucci è deviato in rete da un piede tedesco. E per finire Mirko Bertolucci "costringe" gli argentini ad applaudire l'Italia quando insacca il 6-0.

Il primo tempo finisce qui. La partita finisce qui.
Nel secondo tempo l'Italia si risparmia. Le goleade, in un mondiale in cui è abolito il pareggio, non servono ed è inutile sprecare fiato prezioso per seppellire la Germania che ormai si è persa in pista. Così i tedeschi hanno modo di riprendersi e di rendersi pericolosi. E' il momento di Barozzi che nella ripresa lavora decisamente di più. E c'è spazio anche per Palagi e Illuzzi che accumulano preziosa esperienza mondiale. Il portiere viareggino para un rigore e cade soltanto al termine di un testa a testa prolungato con Wochnik
E' il gol della bandiera tedesco e l'ultimo atto della partita.
Stasera tocca all'Argentina rispondere agli azzurri. Domani sera, alle 21.30 locali, la notte di San Juan dirà chi è la regina del girone B. 

 

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