Ancora non si è spenta l'eco dei festeggiamenti spagnoli sulla pista di Ginevra che già si è iniziato a giocare a Barcelos, in Portogallo, sede del campionato del mondo under 20. Ieri sera il via alle danze lo hanno dato i padroni di casa che, nella partita inaugurale, hanno battuto l'Angola 6-3 davanti ad un palasport completamente esaurito dai 2.000 supporters lusitani.
L'Italia di Gaetano Marozin scende in pista questa sera per la prima partita del girone di qualificazione che, oltre agli azzurri, comprende Germania, Sudafrica e Stati Uniti. Proprio gli Usa saranno gli avversari dell'esordio azzurro in una data, l'11 settembre, molto particolare per tutti gli americani e non solo.
Alla vigilia del mondiale abbiamo raggiunto il CT della nostra nazionale Gaetano Marozin per fare il punto della situazione all'inizio di una settimana di fuoco.
Come è andata la preparazione a questo mondiale e che giudizio dai sulla squadra?
E' andato tutto per il meglio e mi pare di poter dire che abbiamo lavorato nelle migliori condizioni. E' difficile dare un giudizio sulla squadra prima di iniziare a giocare. Nello sport bisogna confrontarsi con gli avversari; dobbiamo capire a che livello sono loro e a che livello siamo arrivati noi. Il lavoro che abbiamo fatto fino a oggi ha un valore in sè, ma adesso serve confronto.
Come sono andati i test amichevoli che hanno preceduto la partenza?
Abbiamo fatto amichevoli con il Valdagno, con il Follonica e una con la nazionale senior a Viareggio. Sia il Valdagno che il Follonica sono squadre che hanno appena iniziato la preparazione e non sono al 100%; contro di loro abbiamo vinto. Con la nazionale di Mariotti, invece, abbiamo perso, ma abbiamo avuto conferme e segnali positivi. Tutto sommato sono stati ottimi test.
Come affrontano i ragazzi questa esperienza? Sentono la pressione?
Devo dire che da questo punto di vista vedo dei ragazzi molto concentrati, ma tutto sommato sereni. E' lo spirito che speravo ci fosse. La tensione, ovviamente, arriverà prima delle partite, soprattutto di quelle più delicate e importanti.
L'impressione è che ci sia capitato un girone facile. Sei d'accordo?
Non è un giudizio del tutto infondato, ma attenzione a non sottovalutare la Germania. I tedeschi possono contare su un atleta come Milan Brand, un colosso e uno dei migliori giocatori in assoluto di questo mondiale. La Germania sarà un avversario molto difficile da superare; l'anno scorso ha messo alla corda anche il Portogallo. Detto questo, c'è da dire che anche quella con la Germania è una partita che potrebbe non pesare sul nostro futuro. Comunque vada ai quarti di finale ci toccano il Cile o l'Argentina che non sono molto differenti tra di loro. Come in tutte le competizioni internazionali, per andare avanti servono delle imprese contro le squadre più forti. E qui a Barcelos ci sono giocatori che non sfigurerebbero affatto nella nostra serie A1. Noi siamo forti, ma anche gli avversari sono forti: è un bel segnale perchè significa che il livello dell'hockey mondiale sta tornando a salire.
Oggi l'esordio con gli Usa; che squadra è e come la affronteremo?
Non sappiamo molto su di loro. Di solito sono la cenerentola di questo tipo di manifestazioni. Noi dobbiamo partire forte per sgombrare la mente da tutti i pensieri e rompere il ghiaccio. Sbagliare il passo ci complicherebbe terribilmente le cose, soprattutto sul piano psicologico. Personalmente ho le idee chiare sul quintetto da schierare questa sera, ma non voglio anticipare nulla prima di avere parlato con la squadra poco prima dell'inizio della partita
Spagna, Portogallo, Italia, Argentina e Cile: il podio se lo giocano queste squadre? Quali le possibili outsider?
La Germania non la sottovaluterei. Ci sono anche gli svizzeri da tenere d'occhio e come sempre i francesi; Svizzera e Francia hanno un movimento che sta crescendo. In ogni caso credo che, rispetto alle squadre citate, Spagna, Portogallo e Italia abbiano qualcosa in più".