La sorprendente Italia dell'inline sfiora l'oro mondiale

L'Italia dell'hockey inline ha vissuto un lungo sogno mondiale, svanito ieri sera al termine della finalissima persa contro la Repubblica Ceca per 3-2. La squadra di Rela e Roffo è stata la sorpresa del torneo grazie alle vittorie contro Usa, Francia e Canada. In finale hanno vinto i cechi, ma l'Italia ha di che reclamare per qualche svista arbitrale di troppo. Hockeypista.it vi propone le immagini della finale e dello speciale 51' minuto dedicato alla rassegna iridata di Roccaraso.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 17/07/2011 - Ultima modifica
L'impresa della nazionale italiana di hockey inline merita l'attenzione anche del mondo dell'hockey su pista. I nostri cugini sono stati i grandi protagonisti dei mondiali di Roccaraso che si sono chiusi ieri con la medaglia d'oro e il titolo andati alla Repubblica Ceca, davanti agli azzurri capaci di un sorprendente secondo posto, e agli Stati Uniti che hanno battuto il Canada nella finalina.
L'argento azzurro era tutt'altro che atteso. L'Italia dell'inline non aveva mai raggiunto la finale mondiale e anche in questa occasione si puntava all'ingresso in semifinale come risultato già ottimo. Invece i due allenatori Rela e Roffo hanno costruito un gruppo in grado di compensare il gap tecnico (sempre meno evidente) con le grandi nazionali di questo sport e hanno mandato i primi segnali nel girone di qualificazione. Contro Messico, Francia e Stati Uniti sono arrivate altrettante vittorie (storica quella contro la Francia, assolutamente straordinaria quella contro i campioni in carica degli USA) che hanno mandato gli azzurri ai quarti come primi del girone e hanno fatto capire che sarebbe stato un mondiale diverso.
La strada verso la finale è stata irta di difficoltà, forse anche per la pressione psicologica dovuta ad un inevitabile cambio di prospettiva. Ai quarti è servito l'overtime per battere l'Inghilterra in rimonta e anche la semifinale contro il Canada ha richiesto uno sforzo supplementare agli azzurri.
La finale contro la Repubblica Ceca è stata equilibratissima e l'Italia ha retto bene il confronto con i ben più blasonati avversari. A fare la differenza sono stati i power play, sfruttati alla perfezione dai cechi, e qualche decisione arbitrale decisiva in un match tanto equilibrato. Tutte e tre le reti della Repubblica Ceca sono arrivate in condizione si superiorità numerica. La seconda, quella che ha aperto la strada al successo ceco, viziata da una decisione arbitrale che ha lasciato l'Italia con due soli esterni, in balia dell'attacco avversario. Caos anche nel finale con il cronometro riportato indietro di 14 secondi (con i giocatori cechi già a festeggiare il titolo iridato) e l'Italia messa in condizione di superiorità numerica per un ultimo, inutile tentativo di portare la finale al supplementare.

Al di là del rammarico per la finale persa, quello di Roccaraso resta il miglior mondiale in assoluto per la nazionale italiana. Un risultato prestigioso che, per qualche tempo, metterà di buon umore gli appassionati di questa disciplina che assomiglia all'hockey su pista più per i problemi con cui si confronta quotidianamente che per le caratteristiche tecniche. Il consiglio che diamo ai cugini è quello di non scambiare la medaglia d'argento di Roccaraso per un segnale di inversione di tendenza come fece l'hockey su pista con l'oro iridato di Wuppertal nel 1997. I problemi che ci sono (e che sono rilevanti) restano tutti sul tavolo e vanno affrontati e risolti con pazienza già da domani. Non fate come chi si gongolò sugli allori perdendo tempo prezioso e gettando alle ortiche più di un decennio prima di accorgersi di avere intrapreso la strada sbagliata.

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