Ciao Belli, sulla panchina di Lodi c'è Marzella
Clamorosa decisione dell'Amatori Lodi che rimuove la bandiera dell'hockey lodigiano dalla guida tecnica del club per fare posto a Pino Marzella che, però, smentisce di aver sottoscritto alcun accordo. D'Attanasio al 'Cittadino': abbiamo affidato la squadra a un vincente perchè vogliamo vincere.
Scritto da Redazione
- Pubblicato il 29/06/2011 - Ultima modifica
E' il classico fulmine a ciel sereno quello che arriva da Lodi dove Aldo Belli, dopo avere messo insieme quasi tutta la squadra per la prossima stagione, si ritrova appiedato dall'Amatori Lodi che decide di sostituirlo con un "allenatore vincente". Due parole dietro le quali si cela (e nemmeno tanto...) Pino Marzella. L'interessato, raggiunto in Puglia da hockeypista.it, smentisce di avere sottoscritto alcun accordo con la società lombarda ma aggiunge: "Ne parliamo tra un paio di giorni". Quelli che servono, con ogni probabilità, a sistemare i dettagli dell'operazione.
E' stato il presidente Fulvio D'Attanasio a comunicare a Belli la novità che evidentemente non è una improvvisata di giornata ma una operazione preparata con scrupolo e con tutto il tempo necessario. Per Belli l'Amatori propone un ruolo diverso, da coordinatore tecnico. Una ipotesi difficile da percorrere sia per l'orgoglio dell'ormai ex tecnico giallorosso sia per il possibile dualismo con lo stesso Marzella.
Il perchè di una scelta tanto inattesa la spiega lo stesso D'Attanasio che, intervistato dal quotidiano "Il Cittadino" di Lodi, dice senza mezzi termini che serviva un tecnico vincente per una squadra vincente, mentre Belli aveva ormai dato tutto il possibile e raggiunto i propri limiti.
La scelta dell'Amatori Lodi non ha mancato di provocare reazioni. I tifosi giallorossi, legatissimi ad Aldo Belli, hanno reagito ad una iniziale sorpresa con una buona dose di ottimismo: se da una parte dispiace per il secondo benservito a Belli (il primo era arrivato all'indomani del ritorno della squadra in serie A1 per un altro tecnico pugliese, Nino Caricato), dall'altra l'arrivo di Marzella (a quanto pare accompagnato da un discreto gruzzoletto di sponsorizzazioni) lascia intravvedere orizzonti ambiziosi per una città che ha una voglia matta di tornare a vincere.
Le ripercussioni più forti potrebbero registrarsi all'interno della società lombarda. Il vice presidente e direttore generale Raoul Frugoni sarebbe in disaccordo con la scelta del club e questo potrebbe portare alla rottura di un asse storico: il duo D'Attanasio-Frugoni è infatti stato il protagonista e il motore del rilancio dell'hockey lodigiano.
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