Il Liceo La Coruña rimonta e vince l'Eurolega 2011

Il Liceo La Coruña vince l'edizione 2010-2011 dell'Eurolega battendo in finale il Reus Deportivo per 7-4. Per il club galiziano è il quinto trionfo europeo dopo quelli del 1986-87, 1987-88, 1991-92 e 2002-03.
La squadra di Carlos Gil ha vinto con pieno merito una finale che dopo metà del primo tempo sembrava già persa. Perchè il Reus, partito a razzo, non solo vinceva per 3-0, ma dominava in lungo e in largo la partita dando l'impressione che il titolo di campione fosse solo una formalità. La squadra di Dominguez non aveva incertezze: precisa nelle chiusure, velocissima nei contropiede, praticamente inarrestabile. Dall'altra parte una squadra incapace di trovare il bandolo della matassa e in totale balia degli avversari.
Tutto questo fino al primo gol di Pablo Alavrez. Un gol quasi casuale, sul primo palo, ma capace di cambiare le sorti della partita. Per spiegare che cosa ha portato il Reus a dilapidare in tre minuti e trenta secondi tutto il vantaggio accumulato nei primi 18 minuti di partita occorre partire da un precedente andato in scena il 7 maggio. In quella occasione il Reus, impegnato al Riazor della Coruña, arrivò a 40" dallo scudetto prima di subire la rimonta del Liceo. Quei fantasmi si sono rimaterializzati questa sera in Andorra. Non si spiega altrimenti il black out totale che ha spento i motori del Reus e lanciato il Liceo verso la vittoria.
Il Liceo ha chiuso il primo tempo sulle ali dell'entusiasmo e nel secondo ha sfruttato al meglio un'altra mazzata psicologica incassata dal Reus quando Marin ha sbagliato malamente la punizione di prima per il decimo fallo del Liceo, spianando la strada all'impresa galiziana. Un'impresa che ha un eroe nell'argentino Pablo Alvarez le cui doti non si scoprono certo oggi (tanto che il Barcellona se l'è già assicurato per il proprio rilancio), ma che questa sera ha giocato la partita della vita. Per lui quattro reti, tutte nei momenti decisivi, e il premio meritatissimo di miglior giocatore del torneo, alzato davanti a quel Marin che, da capocannoniere della OK Liga, ha lasciato davvero a desiderare.

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