La maledizione azzurra prosegue. Spagna campione d'Europa

L'Italia, dopo aver disputato un grandissimo europeo, cede alla Spagna nella finale per il titolo ed è nuovamente vicecampione. Sfuma il sogno di tornare sul tetto d'Europa dopo 14 anni dall'ultimo successo. Raisport Satellite manda in diretta più di metà

Scritto da Redazione - Pubblicato il 18/09/2004 - Ultima modifica
ITALIA - SPAGNA 2-4 (primo tempo: 1-2)

MARCATORI: 5.29 e 8.30 Borregan; 9.33 Mariotti. Nella ripresa: 7.29 e 17.10 Panadero; 8.20 Mariotti.
ITALIA: Tosi, Mariotti, Bresciani, Alb.Michielon, Ale.Michielon, A.Bertolucci, M.Bertolucci, Orlandi, Rigo, Cunegatti. All. Mariotti.
SPAGN: Egurrola, Ordeig, Masoliver, Borregan, Fernandez, Teixido, Panadero, Gil, Trabal. All. Ordeig.
ARBITRI: Aubre (Francia), Pinto (Portogallo).
ESPULSIONI: per 2' Ale.Michielon, Alb.Michielon, Gil.

Il sogno dell'Italia di conquistare il titolo europeo 14 anni dopo il successo di Lodi sfuma nel corso della finale con la Spagna che alla fine si impone con merito e anche con una certa facilità.
Dopo pochi scampoli di gara si vede subito che non c'è in pista la solita Italia, quella bella e spavalda dei giorni scorsi; ma soprattutto che non c'è in pista la solita Spagna, quella che aveva faticato fin dal girone di qualificazione.
Borregan detta i tempi ai suoi che non sbagliano un passaggio o una chiusura. Il capitano fallisce la prima occasione, spedendo sul palo un tiro di rigore, ma si rifà prontamente mettendo la sua firma per ben due volte su questo ennesimo trionfo iberico, il terzo consecutivo in Europa.
Per la prima volta in svantaggio, l'Italia non riesce a reagire. In attacco si costruisce poco o nulla, mentre in difesa si soffre la velocità e la precisione del gioco spagnolo. A tenere viva la fiammella della speranza è il solito Enrico Mariotti che finta due volte la conclusione proma di trafiggere Trabal per il 2-1 che ridà fiducia agli azzurri e con il quale si chiude il primo tempo.
Nella ripresa cambiano i protagonisti, ma non il senso della partita. A Borregan, che resta a riposo per gestire un possibile finale incandescente, si sostiuisce il giovane Panadero che mette dentro il 3-1 e fa capire che l'intervallo non ha cambiato le carte in tavola.
La svolta arriva poco dopo la metà della ripresa. Mirko Bertolucci si porta sul dischetto del rigore per battere una massima punizione concessa agli azzurri. E' l'occasione che potrebbe riaprire la partita, ma Trabal ipnotizza l'attaccante azzurro e sventa. La partita finisce lì e a suggellare il risultato finale che passerà agli annali dell'hockey ci saranno nel finale la seconda rete personale di Panadero e il secondo sigillo di Mariotti.

Per la Spagna è il terzo titolo europeo consecutivo; per l'Italia la seconda finale internazionale persa in meno di un anno dopo quella del mondiale di Oliveira.
Da notare che la partita è stata trasmessa in diretta per lunghi spezzoni da Raisport Satellite che aveva in palinsensto la diretta di una gara di pallacanestro femminile. Avrebbero dovuto esserci soltanto alcune finestre (domenica sera alle 19 la differita integrale) e invece è stato l'hockey ad avere maggiore spazio ed attenzione.
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