Il Sarzana va a Matera con la salvezza in tasca

Anche i lucani hanno in tasca il lasciapassare per la prossima serie A2.

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 29/04/2005 - Ultima modifica
Lâultimo sforzo prima del meritato riposo! Eâ quello che dovrà fare il Sarzana effettuando la lunga trasferta in terra Lucana, per disputare il match contro il Matera, salvo anchâesso e poi avrà termine questo campionato insidioso e spigoloso che ha regalato la permanenza in A2, che ha fatto gioire, ma anche tanto soffrire.Unico impegno delle due compagini, entrambe salve, è quello di giocare una bella partita in piena serenità dove prevarrà soprattutto gioco e spettacolo, non essendoci più lâansia del risultato. Sicuramente il Mister farà fare passerella a tutta la rosa a disposizione, premiando anche chi ha vissuto questo esaltante campionato ai bordi del campo, anche se tutti possono dire di aver giocato, pochi minuti, ma giocato. Come matricola non câè che da ritenersi soddisfatti e, alla luce di quello che ci è successo, oltre che soddisfatti ci si può permettere anche di essere anche un poâ orgogliosi! Gli infortuni sono stati una costante che ci ha accompagnato lungo il cammino di questa nuova avventura e, in unâaltra situazione, magari ora saremmo a parlare di play-off. Onore ad una squadra che non si è lasciata andare, che è caduta e ha saputo rialzarsi, onore a De Rinaldis che ha saputo dare lâinput necessario a tutti, stringendo i denti e guardando sempre avanti senza piangersi troppo addosso a dispetto di tutto e di tutti, onore a tutto lo staff che ha assistito lâequipe in modo eccezionale, dal Presidente al Segretario, dal Preparatore atletico al Direttore Tecnico, tutte pedine importanti di una scacchiera e alla fine il risultato câè stato: scacco matto alle difficoltà! Il Mister ha ritenuto opportuno convocare Cuppari, anche se non utilizzabile, per far sì che anche lui possa far parte di questâultima partita conclusiva, oltre a lui sono stati convocati Buselli, Pastina, Vega, Goransky, Da Prato, Sturla, De Rinaldis, Rossi e Steffanini.
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