Corona: 'Questa salvezza vale come un scudetto per Sarzana'

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 11/03/2011 - Ultima modifica
Mille giornalini in città per celebrare la seconda salvezza consecutiva ottenuta dai ragazzi di mister Cinquini e il Presidente Corona (nella foto) scrive una lettera a tutti gli sportivi.

Ci sono obiettivi che possono sembrare minori ed invece sono di vitale importanza nella vita di una società: una salvezza può valere uno scudetto? A volte vale molto di più, se questa salvezza è il frutto di un lavoro di anni e di una programmazione volti al futuro dell’hockey a Sarzana e quindi non un’impresa “mordi e fuggi” senza gettare le fondamenta per il domani.
Il raggiungimento di un traguardo poco più prestigioso senza avere alle spalle un forte vivaio come quello rossonero e senza impiegare validi elementi del settore giovanile ma solo atleti di provenienza extra-sarzanese sarebbe un grande fallimento come, purtroppo, accadde a Sarzana in passato, quando, a causa di una mancata programmazione, a metà degli anni ottanta ben due società cessarono di esistere e di conseguenza morì la disciplina dell’hockey a rotelle che fin dal 1946 appassiona tanto pubblico nella nostra città.
Al contrario l’Hockey Sarzana ha fatto il percorso inverso: dal lontano 1993, anno della sua costituzione, la società, grazie al lavoro di validi collaboratori, ha costruito, gradino dopo gradino, anno dopo anno, sacrificio dopo sacrificio, uno dei più forti settori giovanili d’Italia con una bacheca tinta sempre più d’allori. Su ciò è stata costruita una prima squadra che in qualche anno ha raggiunto la massima serie di A1, ma che non avrebbe senso di esistere senza quel settore giovanile che è il nostro fiore all’occhiello e senza il quale non si riuscirebbe ad avere qualcosa di duraturo nel tempo.
Purtroppo oggi ci troviamo di fronte ad una grave crisi economica che attanaglia tutto il nostro paese e la nostra provincia ne è particolarmente e profondamente colpita; tutto lo sport spezzino sta pagando un prezzo altissimo, sono sempre di più le imprese che non riescono a contribuire alla causa e anche molti sponsor “storici” stanno attraversando momenti di difficoltà. A volte capita di ascoltare tifosi critici rimpiangere giocatori che non indossano più la nostra maglia ma l’appassionato della tribuna, il quale va comunque sempre ringraziato per l’attaccamento alla squadra rossonera, deve comprendere la difficoltà economica del momento e come la società spesso debba compiere scelte dettate soprattutto dai bilanci, cercando in primis di sopravvivere e successivamente di dare una risposta sociale a tutta la comunità.
Lo scorso anno alla vigilia dei play-off, come presidente della società, lanciai un appello e dissi che ero prontissimo a farmi da parte se ci fosse stato un qualcuno che avesse potuto regalare maggiori soddisfazioni alla città, gli avrei lasciato volentieri la carica di presidente, mettendo magari la mia esperienza al servizio del nostro meraviglioso settore giovanile. Sono pronto a rinnovare tale appello verso chi si proporrà con proposte serie e concrete a cui sarò ben lieto di cedere le chiavi della porta della prima squadra.
Al momento, però, lasciatemi godere questo momento a gustarmi la salvezza che, in un contesto così difficile, in cui per esempio una squadra come il Follonica è in classifica generale sotto di ben 16 punti, considero un grande impresa che, insieme ai miei più fidati collaboratori, mi sento di aver raggiunto anche quest’anno.
Un grazie, quindi ai nostri guerrieri, con i sette sarzanesi capitanati da Alessandro Rossi, assente per infortunio dalla partita contro il Viareggio, cuore pulsante della squadra, poi il genio e la sregolatezza di Davide Borsi che continua ogni giorno a stupire con le sue giocate ed i suoi gol ( 17 volte a segno). Francesco De Rinaldis, atleta generoso abituato a soffrire a segno 15 volte, Felipe Sturla, che sta incantando con le sue giocate la platee hockeystiche (anch’egli a segno 13 volte), Edoardo Di Donato che si è ritrovato in pista in molte partite giocando buone gare , Matteo Pistelli e Simone Corona, due volte campioni d’Italia under 20, poco utilizzati ma giocatori di ottimo valore e nel giro della nazionale under 20. Per finire i tre “ stranieri”: Federico Stagi ,da Forte dei Marmi, idolo incontrastato del pubblico sarzanese, il valore aggiunto della nostra squadra; il maremmano Michele Achilli che giorno dopo giorno sta facendo vedere il suo valore grandissimo sia di difensore che di goleador con 23 reti al suo attivo e Luca Sterpini, ormai sarzanese d’adozione, anch’egli gran difensore con il vizio del gol ( 21 i centri per lui). Infine mister Mauro Cinquini, il quale con la sua semplicità mescolata alla sua cultura hockeystica si è calato nella nostra realtà con modestia e ha fatto innamorare tutti i dirigenti e gli sportivi sarzanesi.
Ora più che mai serve che tutto il nostro lavoro trovi il giusto riconoscimento di un impianto adeguato: l’hockey è il primo sport a Sarzana come pubblico ed il secondo come praticanti dopo il calcio, non possiamo continuare ad aspettare ancora a lungo un palahockey degno di questa società.
Per finire voglio lanciare un appello. “Sportivi siamo salvi matematicamente senza bisogno dei play-out, cosa dovrei dire adesso a chi mi accusava che questa squadra sarebbe retrocessa ………....., posso solo dire che ho vissuto la mia infanzia tra le due piste di pattinaggio a Sarzana, ho tifato, ho allenato, ho diretto questa società ma la cosa che vorrei dirvi che sono quarant'anni che vedo hockey......... e come tutti Voi amo questo sport e la nostra città!!!”

Maurizio Corona
Presidente Hockey Sarzana

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