Il risultato è di quelli che non si prestano ai commenti. Se la sconfitta di Viareggio poteva apparire difficile da analizzare, quella di ieri sera offre solo uno spunto dal quale trarre valutazioni ottimistiche: il primo tempo. Troppo poco, visto che in ogni partita di tempi se ne giocano due, ma tanto basta per trovare il classico "bicchiere mezzo pieno". Non male la squadra vista nei primi 25 minuti, uno sfacelo quella del secondo tempo...
Non solo per gli otto goal subiti, ma soprattutto per quell'arrendevolezza che non vorresti mai vedere; per quel gettare la spugna che non è mai un bello spettacolo. Siamo d'accordo che non sono certo queste le partite che l'AFP deve vincere fino alla fine del campionato per cercare di agguantare quei play-off che valgono anche il diritto di partecipazione alla prossima Coppa CERS, ma il pubblico biancoverde è abituato a vedere sempre i propri beniamini lottare, cosa che non è successa nella ripresa di ieri sera...
Il Lodi di Aldo Belli partiva con i favori del pronostico, forte del primo posto in classifica e di una squadra che mette paura: Losi è il portiere meno battuto del torneo, supportato dalla granitica difesa di Bresciani e Montigel e dotato di un attacco dal potenziale spaventoso con Festa sempre pronto quando c'è da far rifiatare Romero e Platero. Ma l'AFP regge l'onda d'urto, sia pur priva di Turturro dietro, Stallone, Dagostino, Depalma, Vianna e Gimenez vendono cara la pelle. Sul 2-0 per gli ospiti, maturato in soli otto minuti grazie alle reti di Platero e Romero, i biancoverdi avrebbero potuto riaprire la partita se gli arbitri non avessero annullato l'alza-e-schiaccia di Gimenez o avessero concesso un sacrosanto rigore per un fallo in area sul funambolo argentino. Andare al riposo sul 2-0 ci può comunque stare (ricordate Breganze?), ci sta un po' meno il fatto di non uscire più dagli spogliatoi e lasciare gli avversari da soli a far "Festa"...
Quel che accade nella seconda frazione di gioco è inspiegabile: chiamiamolo black-out, chiamiamolo scoraggiamento, chiamiamolo come ci pare... speriamo solo che sia stato un episodio isolato che può solo servire da lezione. Otto goal in meno di 15 minuti sono quasi un record. Per onor di tabellino ne ricordiamo solo gli autori che sentitamente ringraziano: Romero (2), Festa (5) e Bresciani... poi più niente, tranne le bizze degli aggiornamenti on-line, fino al goal di Vincenzino Bavaro a due minuti dal quel suono della sirena che non arrivava mai.
Una sconfitta senza appello che porterà sicuramente tanti spunti di riflessione in settimana, certi comunque del fatto che tecnici e atleti sapranno sfoderare quella congenita capacità di reagire davanti alle avversità. Sabato prossimo c'è un altro match di quelli che contano: a Giovinazzo arriva il Forte dei Marmi di Roberto Crudeli & Co. per l'ennesimo scontro diretto di questo girone di ritorno. Le riserve di gruppo dalle quali attingere forza e coraggio non sono affatto esaurite. Bisognerà solo ripeterselo "ad libitum" in questi giorni: "Insieme si può!"...
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