Finisce 5-3 lo scontro diretto di sabato fra Giovinazzo e Seregno. Una serata ricca di emozioni, non solo agonistiche: dalla commozione per il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, cui le due squadre tributano un momento di raccoglimento, al caloroso abbraccio della società e del pubblico biancoverde ai tre giovinazzesi del Seregno: Colamaria, Lobasso e soprattutto Illuzzi che torna per la prima volta al palazzetto di Viale Aldo Moro da avversario. La partita è di quelle che contano e i due tecnici lo sanno bene. Archiviata (manca solo laritmetica) la pratica salvezza che solo due mesi fa sembrava una chimera, lAFP, al pari del Seregno, lotta per un posto al sole, i play-off, per i quali cinque squadre (Giovinazzo e Seregno appunto, oltre a Molfetta, Sarzana e Forte dei Marmi) si contendono i tre posti disponibili.
La squadra di Colamaria, reduce dallagevole successo sul Roller Bassano, pur priva di Marchini e con Leo Squeo non al top, ha un miglior approccio alla gara, mentre il quintetto di Vianna (che deve ancora rinunciare allacciaccato Turturro ed è reduce dalla spossante partita di Viareggio) appare più contratto. Gli appulo-lombardi partono con Fontana fra i pali, Bertran, Squeo, Illuzzi e Mastropierro cui si contrappongono Stallone, Dagostino, Depalma, Altieri e Vianna. Arriva a freddo il vantaggio ospite con Mastropierro che al 5 gela il palazzetto deviando in rete un tiro dalla distanza di Squeo. LAFP gioca bene ma, con Gimenez in panchina, non morde in attacco. Dagostino mostra di essere subito in serata e non lascia un centimetro al compagno di sempre Illuzzi. Al 14 arriva il raddoppio brianzolo con Squeo che sorprende Stallone con un forte diagonale su punizione indiretta appoggiata da Mastropierro. Due minuti dopo arriva lora di Gimenez che avrebbe subito loccasione per accorciare le distanze su tiro libero concesso dallarbitro Rotelli per un fallo di Mastropierro, ma il bomber argentino non riesce a dribblare Fontana. In power-play lAFP avrebbe ancora due occasioni ma, prima su Gimenez e poi su Depalma, il portiere bassanese abbassa la saracinesca. E unaltra AFP, sorretta dal pubblico che inizia a scaldarsi, ma anche da uno strepitoso Stallone che non lascia passare più niente. Ci prova ancora Depalma dal limite, il cui tiro però trova sulla traiettoria Ranieri entrato in pista al posto di Vianna. Sul finire del primo tempo protestano poi i due tecnici prima per una trattenuta di Bertran su Ranieri che lo aveva superato in acrobazia e poi per un presunto fallo da blu di Gimenez su Mastropierro. Si va al riposo con un inatteso 0-2 per il Seregno e tanta paura sugli spalti.
La ripresa ripropone lo stesso refrain di inzio gara, con il Seregno che attacca e lAFP che arranca in avanti. La musica cambia nuovamente quando rientra in pista Gimenez. Il palo colpito da Vianna al 9 in contropiede è il preludio al goal che arriva un minuto dopo: proprio Vianna ruba palla in fase difensiva e dopo una serie di velocissimi scambi con Gimenez ribatte in porta per la rete dell1-2. Il pubblico si infiamma letteralmente e in due minuti i biancoverdi ribaltano le sorti dellincontro: prima Gimenez formato no-look devia in porta una conclusione dalla lunghissima distanza dellottimo Dagostino, poi lo stesso Dario trasforma con freddezza un rigore concesso da Di Domenico per un tocco di pattino di Illuzzi su tiro di Vianna; infine ancora con Vianna che trasforma, al 12 con un delizioso alza-e-schiaccia, lassist di Gimenez. I due argentini si trovano a memoria, mentre dallaltra parte continua lo show di Stallone, ben coperto da Dagostino e Depalma, che respinge prima su Illuzzi e poi su Bertran. In avanti lAFP va ancora ben cinque volte al tiro, con Gimenez, Vianna e Depalma ma Fontana fa buona guardia. Si rivede in avanti il Seregno che tenta il tutto per tutto e, dopo la traversa di Squeo, trova il 4-3 con Mastropierro che infila Stallone, intento a coprire il secondo palo su Illuzzi che serve invece molto bene lattaccante molfettese. Ma mentre la paura inizia a diffondersi, ci pensa ancora Vianna a chiudere il match con uno straordinario contropiede al termine del quale salta Bertran come un birillo e beffa Fontana con un pallonetto che scaccia i fantasmi e scatena la samba biancoverde. Ci sarebbe anche tempo per il 6-3, ma Gimenez non riesce a superare Fontana su tiro libero concesso dopo il decimo fallo di squadra degli ospiti.
Una grande AFP, quella vista nella ripresa. Una squadra sontuosa, tutta tecnica e cuore, che riesce ad imporre anche nella difficoltà la legge del più forte e, non cè dubbio, più forte lo è stata davvero. Più forte dellavversario, più forte della fatica, più forte delle avversità
regalando a tutti una gioia infinita, una gioia nel cuore che oggi riversiamo su Dario che festeggia i suoi 24 anni da capocannoniere indiscusso del campionato, ma anche su tutti gli altri splendidi atleti di questa squadra, capace di emozionare il suo pubblico come nessunaltra! Per qualche ora, Lodi può aspettare