All Star Game: una buona esperienza da ripetere

La prima edizione della 'sfida delle stelle' ha riportato il grande hockey a Giovinazzo, ridestando l'interesse di una piazza pronta a tornare alla ribalta nazionale. Qualche defezione dell'ultimo minuto ha inciso sul risultato, ma non sulla festa. Per la

Scritto da Redazione - Pubblicato il 28/03/2005 - Ultima modifica
La prima edizione dell'All Star Game italiano è passata agli archivi con la vittoria per 12-7 della rappresentativa italiana sulla selezione dei migliori stranieri del nostro campionato. In evidenza Alessandro Michielon e Mattia Cocco, autori di quattro reti. Come in ogni gara amichevole che si rispetti i giocatori hanno messo in mostra un fair play encomiabile e hanno interpretato al meglio lo spirito dell'esibizione, cercando con continuità giocate spettacolari che raramente si vedono quando in palio ci sono i tre punti.
Non andiamo oltre nel commentare la partita per lasciare spazio a qualche riflessione sull'evento.
Come in ogni "prima" che si rispetti non sono mancati alcuni inconvenienti, dovuti soprattutto al fatto che l'All Star Game è stato pensato e messo in calendario a stagione iniziata e non pianificato per mesi (anche perchè il mondo dell'hockey è talmente conservatore che se non si mettono le persone davanti al fatto compiuto, difficilmente si riesce ad introdurre qualche novità). Si è registrata qualche defezione di troppo rispetto alle convocazioni inziali che ha rischiato di mettere a rischio l'intera organizzazione, ma a queste ha fatto fronte la società di casa, il Giovinazzo, con qualche convocazione dell'ultimo minuto.
Tutto sommato, però, l'esperimento è riuscito bene e vale la pena utilizzarlo anche in futuro. Quale sia stato l'effetto sulla città di Giovinazzo lo si vedeva benissimo anche dalle immagini TV: buona affluenza di pubblico al palasport, frotte di ragazzini a caccia di autografi, l'orgoglio di una intera città che ha dato tanto all'hockey italiano (Marzella, Amato, Colamaria...) rivitalizzato e tornato in primo piano. Ci sono decine di città che avrebbero bisogno di una cura di questo tipo: Monza, Trieste, Gorizia, Ferrara, Lucca, Siena... e l'elenco potrebbe proseguire a lungo.
Come accade anche all'estero, l'All Star Game potrebbe anche diventare l'occasione per sperimentare nuove regole o nuovi metodi di ripresa televisiva, aumentando ancora di più l'interesse verso questo appuntamento.
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