Fra astruserie dei regolamenti e arbitraggi molto discutibili è polemica aperta sulla riva dellAgno. Tanto è traboccato il vaso che una società da sempre molto conciliante come lo è stata quella biancoceleste ha deciso di rompere gli indugi. In Consiglio sbotta Paolo Centomo, vice presidente della Isello Vernici- cè molta amarezza.
La goccia che ha fatto tracimare la rabbia è caduta nel post partita di Seregno e cè stato pure un seguito per il match successivo fra le pareti amiche con il Bassano 54. Ad appesantire il malessere non è quindi un episodio isolato, ma una continuità di eventi negativi. Polemica che nasce in tempi non sospetti (la Isello viaggia a punteggio pieno dopo sei giornate) e al di fuori di un fatto personale perché si ammette che di danni ce ne sono stati anche per gli altri club della massima divisione.
Cosa serve investire si chiede Centomo- quando poi le partite sono in mano agli arbitri? A Seregno (arbitravano Fermi e Battocchio) abbiamo assistito a scene indecorose. Non solo per interpretazioni sballate sui falli ma anche sui rigori. Rigo durante unazione ha tirato una botta delle sue che ha battuto sulla parte interna dellasta della porta, la pallina ha fatto cantare lasta in ferro alla base interna della porta ma il gol non è stato concesso. In unaltra occasione in cui veniva concesso un discutibile rigore al Seregno, mentre Rigo e altri nostri giocatori stavano discutendo con Fermi, laltro arbitro ha ugualmente iniziato il conteggio per il tiro senza il segnale di Fermi. Squeo tirava e Vallortigara parava. Solo in quel momento i nostri atleti si sono accorti che il rigore era stato tirato ma troppo tardi per rientrare sul rimpallo che Squeo, nel frattempo, recuperava e segnava indisturbato. Altro pasticcio quando Fontana restava a terra dopo unazione sottoporta: il gioco è stato fatto proseguire, sullazione di rimessa degli avversari ha intercettato la sfera un nostro giocatore, ha rilanciato a Rigo che ha messo in rete. A quel punto uno dei due arbitri ha fischiato e annullato. In quel match pure il Seregno è stato penalizzato.
A tre giorni di distanza, ulteriori motivi per allargare la polemica sono arrivati sugli sviluppi del Derby dei Derby al PalaLido con il Bassano 54 (arbitri Da Prato e Ferrari). La partita era ancora in una fase delicata rammenta Centomo- quando i direttori di gara non hanno fatto ripetere un rigore concesso a Rigo che Cunegatti parava essendosi mosso con notevole anticipo. In quella partita, comunque, anche il Bassano 54 è stato penalizzato.
Lindice accusatorio, quindi, si sposta altrove. Precisamente sul regolamento. Perché sottolinea Paolo Centomo- mette troppa discrezionalità in mano agli arbitri. Prendiamo ad esempio la regola dei 5: come fa a contarli un arbitro quando contemporaneamente deve tenere sottocchio anche il gioco? Figuriamoci poi quando deve rispettare i termini dei 45! Altro aspetto i falli di gioco: non si può fischiare ad ogni minimo contrasto, le interruzioni sono troppe e così ci rimette lo spettacolo. Poi quei 45 entro i quali si deve arrivare al tiro: possono essere giustificati solo quando manca poco al termine di una partita e una squadra fa evidente melina. Non certo nel corso di un match quando una formazione cerca di fare di tutto pur di arrivare a concludere. Non stiamo giocando a pallacanestro! Si potrebbe, a questo punto, ritener buona pure la regola che vale doppio il gol da fuori area! In campo internazionale le cose vanno ben diversamente, le interruzioni sono minime ed il gioco è piacevolissimo! Qui sembra di assistere ad una accademia dedicata a chi sta iniziando a imparare a giocare hockey su pista.
Per quanto riguarda gol concessi o meno si ricorda che in passato esistevano anche gli arbitri di porta (non ci sono numeri sufficienti per ripristinare quelle figure? Ebbene, si collochino dietro le porte delle piccole telecamere fisse. Il costo sarebbe davvero irrisorio). Ma viene pure sollevato un altro aspetto che potrebbe portare a gravi conseguenze in seguito a decisioni arbitrali sballate. Allinfuori delle reazioni dei giocatori in pista conclude il vice presidente Paolo Centomo-, cè da tenere in considerazione cosa potrebbero scatenare negli animi del pubblico presente sugli spalti. Gli incidenti gravi non sono mai conseguenza di decisioni oculate da parte dei direttori di gara!.
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