Per il Sarzana c'è una trasferta insidiosa a Molfetta

Difficile trasferta a Molfetta, che per il Sarzana diventa pista proibitiva se si guardano i precedenti, nelle ultime tre stagioni i Pugliesi si sono sempre imposti più o meno nettamente nei confronti dei rossoneri. Ancora assente Achilli che sta lentamente recuperando dal grave infortunio di Follonica.

Trasferta insidiosa in quel di Molfetta per gli uomini di Cinquini. I precedenti al Pala Don Sturzo sono negativi almeno per ciò che riguarda gli ultimi tre anni, nel 2007 fu un secco 7 a 4, nel 2008 8 a 4 e nei play off per la A1 4 a 2, ma con il Sarzana già promosso e lo scorso anno 5 a 2. Stregata quindi la pista del Molfetta per il Sarzana. Non sarà certo facile neanche stavolta, vuoi per l'assenza di Achilli, pedina fondamentale non solo in attacco ma anche per ciò che concerne la fase offensiva. Vuoi per un attacco che impensierisce, attacco capace di fare 9 reti al Cgc Viareggio, vuoi perchè si avrà di fronte un avversario furioso per la posizione di classifica e per il segno 0 accanto ai punti fatti. L'ultimo precedente risale a sabato 8 ottobre nel primo turno di Coppa Italia, un Sarzana mai sceso veramente in campo cede ad un Molfetta più concreto e determinato che si porta sul 3 a 0 e solo un rigore messo a segno da Achilli, rende meno pesante la sconfitta. Il Molfetta, attualmente guidato da Caricato che lo scorso anno sostituì Vianna in piena corsa, può contare sull'esperienza dell'ottimo Puzzella tra i pali, di Spadavecchia e Cirilli, a lui si affiancano i neo-acquisti Fernandez, Baieli e Tamborindegui a cui si affiancano Sinisi e Belgiovine. Il Sarzana si troverà ad affrontare un Molfetta agguerrito, soprattutto dopo aver perso il derby con il Giovinazzo ad un minuto dalla fine e perchè nonostante le 9 reti a Viareggio e aver reso la vita difficile al Bassano '54 si trova, come già anticipato, ancora a secco di punti. L'appuntamento è per sabato alle 20.45 al Pala Don Sturzo, arbitrano i Sig. Tartarelli (BA) e Parolin (VI), ausiliario Sig. Parato.

Teresa Mallamo