'Scherno verso le vittime della strage' e i tifosi stanno a casa

Scritto da Redazione - Pubblicato il 29/10/2010 - Ultima modifica
Un inqualificabile atteggiamento nei confronti delle vittime di una strage ferroviaria. Sta qui, in sintesi, la motivazione del provvedimento restrittivo per i tifosi pratesi.
La mancata trasferta di sabato a Valdagno dei tifosi pratesi trova così una spiegazione ineccepibile, ma il ritardo nell’informazione ha creato un autentico putiferio condito da polemiche ed errate interpretazioni. La notizia, senza precisazioni, era infatti giunta, giovedì, soltanto alla stampa, assieme ad altre notizie, dal CSAMS (Comitato di sicurezza per le manifestazioni sportive). E nulla in proposito, fino alla tarda serata, era stato recapitato alla società biancoceleste e alle altre persone interessate.
Ora altre cose sono altrettanto certe nel provvedimento: nessuna responsabilità dei tifosi valdagnesi e nemmeno attriti fra Isello e Prato.
Nel caso specifico di questo fine settimana era intervenuto l’Osservatorio Nazionale e il Csams aveva analizzato il tutto. A ruota quindi anche l’autorità prefettizia motivando il provvedimento “in quanto i tifosi pratesi hanno posto in essere un comportamento deplorevole in occasione della gara Prato-Viareggio inneggiando con tono di scherno alle 30 vittime del noto tragico episodio del giugno 2009”. In pratica le persone decedute a seguito del disastro ferroviario a Viareggio.
Restano comunque ancora senza una spiegazione plausibile i divieti alle trasferte a Valdagno in questa stagione imposti ai tifosi del Lodi e del Viareggio. “Non so sinceramente per quali motivi sono nati certi divieti –ha dichiarato il tecnico Gaetano Marozin-. Sono rimasto davvero stupito per il trattamento riservato ai tifosi del Lodi quando i lombardi sono venuti a Valdagno per la Coppa Italia. Credo che gli episodi incriminati siano cose di anni lontani, non ricordo di recente incidenti gravi”. A Viareggio, per garauno di finale di Coppa Italia (trasferta vietata ai tifosi biancocelesti) il numerosissimo pubblico bianconero ha mantenuto un comportamento corretto e non ha lanciato offese ai giocatori della Isello.
Se indiscutibile resta il provvedimento nei confronti della tifoseria pratese, gli altri presi nella corrente stagione lasciano spazio invece a una serie di dubbi e forti perplessità. C’è, infatti, il serio rischio di provocare senza motivi l’esplosione della rabbia delle tifoserie. Uno strappo invece è già stato provocato e riguarda i danni ai bilanci delle società ospitanti a causa dei mancati incassi, fra l’altro in un momento in cui la crisi economica generale è ben lungi dall’essere risolta.
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.