Scambio di lettere 'riparatorio' dopo i cori dei tifosi del Prato

Scritto da Redazione - Pubblicato il 29/10/2010 - Ultima modifica
Riportiamo il testo della lettera di scuse inviata dal presidente del Prato Massimiliano Giardi ai rappresentanti dell'associazione vittime di via Ponchielli dopo i cori offensivi di alcuni "tifosi" del Prato in occasione del derby con il Viareggio

La presente per esprimere la mia più grande delusione personale e societaria per quel coro uscito sabato sera da un gruppo di pseudo tifosi che hanno macchiato una serata di sport
ed hanno offeso la memoria di vittime innocenti in attesa di giustizia.
In qualità di presidente della società Hockey Prato '54 sento il dovere morale e civile di chiedervi scusa a nome della società che rappresento e dalla città di Prato in quanto quella
sera eravamo noi che rappresentavamo Prato.
Nell' immediato abbiamo chiesto scusa a tutti i tifosi Viareggini presenti e sappiamo che le parole difficilmente rimediano a fatti gravi accaduti ma per il momento è l' unica arma
che abbiamo a disposizione per farvi sentire il nostro disagio ed il nostro dispiacere.
La nostra volontà sarà quella di combattere con tutte le nostre forze perchè questi episodi non abbiano seguito in futuro, che abbiamo messo a disposizione le immagini in nostro possesso
alle autorità competenti in modo (se possibile) di dare un nome a chi ha osato offendere la memoria di tante vittime.
Nella speranza che le mie scuse possano essere accolte dai destinatari e da tutta Viareggio, rimango a disposizione per eventuali scuse da farvi di persona.

Massimiliano Giardi
PresidenteHockey Prato 1954


In risposta alla lettera di Giardi, ecco la risposta di Gianfranco Baldini, presidente della associazione vittime dell'incidente ferroviario.

Egregio sig.Giardi,
Essere presidente di un'associazione ci impone a volte fare delle dichiarazioni a cui non si sarebbe minimamente mai pensato.
Non la invidio proprio per la situazione in cui si e' venuto a trovare a causa di qualche persona che non conosce assolutamente il significato della parola sport e il rispetto per la sofferenza altrui.
Posso benissimo immaginare invece le sue sensazioni...il suo stato d'animo...la rabbia che deve necessariamente reprimere per non dare ulteriore soddisfazione a quei facinorosi.
La ringrazio cordialmente e sentitamente per le parole che ci ha rivolto e sono sicuro che nei limiti naturalmente di quanto di sua competenza fara' di tutto per evitare che queste situazioni si ripetano.
Mi farebbe molto piacere, qualora dovesse passare da Viareggio se ci si potesse incontrare.
Un cordiale saluto e un BW

Gianfranco Baldini
Presidente comitato AVIF
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