ISELLO VERNICI VALDAGNO: Vallortigara, Travasino, Randon, Pranovi, Nicolia, Panizza, Pace, Tataranni, Rigo, Oviedo. All. Marozin
AMATORI LODI: Losi, Bresciani, Romero, Motaran, Montigel, Platero, Festa, Frugoni, Sanpellegrini, Bassi. All. Belli
Arbitri: Fermi e Parolin (ausiliario Davoli)
Reti: pt 557 Nicolia (IV), 635 Romero (L); st 207 rig. Rigo (IV), 515 Nicolia (IV), 1208 Tataranni (IV), 1324 e 1918 Festa (L).
La Isello, ancora priva di Antezza infortunato e con Panizza in stand by prudenziale, batte il Lodi e conquista il diritto di accedere alla finale di Coppa Italia. E stato quello con i lombardi un match durissimo risolto con unoperazione chirurgica nelle mani di un Nicolia stellare quanto incontenibile. Vittoria comunque sofferta ma meritata da un gruppo quadrato e compatto.
La prima frazione è vissuta su un piano di sostanziale equilibrio. Isello e Lodi hanno entrambe creato un gran numero di occasioni e autentici protagonisti in un match di alti contenuti agonistici sono diventati gli estremi difensori. Il team di Marozin era partito con Oviedo fra i pali, Rigo e Travasino in retrovia, Tataranni e Nicolia sul fronte offensivo. Il Lodi rispondeva con Losi, Bresciani-Montigel e Platero-Romero. Dopo una prima fase di studio e scambi di colpi arriva il gol di Nicolia al 557 con finta sul primo palo rifinita da un tocco fra base del montante e pattini di Losi. Che non si trattasse di strada in discesa lo ha fatto capire subito il Lodi al 635 quando Platero ha scodellato la pallina nellarea piccola per il tocco risolutore di Romero. Tante emozioni nel seguito della partita, ma squadre al riposo squadre su un tutto sommato equo 1-1.
Ripresa. Lo starting five della Isello è la fotocopia perfetta di quello della prima frazione. Sul fronte lombardo, invece, il tecnico Belli toglie Montigel e mette dentro Marco Motaran. Passano appena 207 e Bresciani commette fallo in area su Tataranni: rigore ineccepibile che Rigo trasforma con un tiro potente e preciso. Ben coperta in difesa la Isello crea i presupposti per un allungo, che arriva al 515 con una penetrazione irresistibile del Cabezòn: 3-1. E sempre braccio di ferro fra Isello e Lodi, poi a distanza di poco più di un minuto due episodi che possono dare una piega significativa al match, ma dal dischetto del rigore prima Bresciani (627) si fa stregare da Oviedo poi lo stesso fa Losi con Tataranni (7 20). La svolta definitiva sembra arrivare al 12 08 quando Tataranni inventa il colpo del 4-1, ma i brividi sono tuttaltro che finiti anche perché la Isello crea una caterva di occasioni che però non sfociano nel gol. Sul 4-1 cè un rigore per Festa (1324) che riesce a sorprendere Oviedo con un tocco molto preciso: 4-2 e match che ritorna in graticola. Si arriva al 1524 quando il Lodi tocca il decimo fallo di squadra, batte la punizione di prima Nicolia, ma Losi si supera e rinvia. Niente quindi riallungo e Lodi che può riportarsi sotto al 1747 quando la Isello raggiunge il decimo fallo: batte la punizione di prima Montigel, ma Oviedo neutralizza la minaccia. La graticola diventa addirittura altoforno perché al 1918 il lodigiano Festa indovina il tiraccio che vale il 4-3. E gli ultimi 42 sono da cardiopalma, specie gli ultimi 5 quando un diagonale di Romero incoccia sulla base del palo alla destra di Oviedo.
Lodi impreca, Isello gioisce e vola in finale.
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