L'Italia 'mata' la Spagna! Ora finale col Portogallo

Scritto da Redazione - Pubblicato il 24/09/2010 - Ultima modifica
Da dove cominciamo a raccontare questa impresa?
Dalla incontenibile gioia finale? Dal significato di questo successo per l'hockey italiano? Dal racconto di un match stravinto?
Ogni pezzo di questa storia meriterebbe le prime righe, il titolo di prima pagina, l'attenzione che si deve alle notizie importanti. Perchè battere ed eliminare la Spagna è una di quelle emozioni che si provano di rado e che molti italiani avevano dimenticato. Una sensazione bellissima, di potenza, di supremazia sportiva.
Perchè la Spagna è la Spagna, anche quando perde.
Perchè chi pensa di commentare il racconto di questa storica vittoria sminuendo questa Spagna sbaglia di grosso. Non c'era una piccola Spagna qui a Viareggio. C'era una grande, grandissima Italia. Che non ha aspettato l'avversario per colpirlo in contropiede, ma lo ha affrontato a viso aperto mandando agli avversari un segnale preciso: noi non abbiamo paura di voi perchè noi siamo come voi, anzi siamo meglio di voi.
Il gol spagnolo in apertura non ha smontato la squadra di Marozin. Anzi, l'ha spronata a dare il massimo, anche con qualche fallo di troppo, ma sempre addosso all'uomo avversario, senza pausa, senza tregua.
Ancora una volta sull'asse Gnata-Dal Monte-Malagoli l'Italia ha costruito il suo successo. Il portiere del Breganze ha annichilito gli attaccanti spagnoli, la dea bendata lo ha baciato due volte in fronte mettendo sul palo le punizioni di prima del 10' e 15' fallo degli azzurri. I due funamboli azzurri hanno gareggiato alla pari con i migliori tra gli spagnoli in quanto a personalità, tecnica e visione di gioco e il resto della squadra ci ha creduto dal primo all'ultimo minuto, macinando chilometri su chilometri a folle velocità.
Malagoli ha colpito il portiere spagnolo infilandolo sul primo palo con una pallina alzata e schiacciata nel sette dopo un giro dietro porta. Dal Monte ha finalizzato il velocissimo contropiede del 2-1, risultato che ha chiuso la prima frazione.

Nella ripresa gli azzurri hanno resistito con ordine al forcing iniziale della Spagna e hanno messo sotto pressione gli spagnoli con il contropiede. Qualche errore di troppo fino al rigore perfetto di Dal Monte e subito dopo il 4-1 di Ghirardello da fuori. Poteva finire qui, ma la Spagna ha accorciato subito e gli azzurri hanno iniziato a sprecare occasioni su occasioni, legittimando alla grande il doppio vantaggio, ma tenendo pericolosamente in vita gli spagnoli che si sono arresi soltanto a un minuto dalla fine quando Dal Monte ha chiuso il conto trasformando, con un pizzico di fortuna, una punizione di prima per un fallaccio degli spagnoli.

Domani c'è il Portogallo per una finale tutta da giocare. Da giocare come degli affamati perchè questa Italia ha fame di gloria e di vittorie.
Il successo di oggi è già storico perchè interrompe un lungo digiuno di medaglie e accende comunque una speranza per l'hockey italiano. Ma la storia di domani potrebbe avere un colore e un sapore tutto particolare e lo hanno capito anche i portoghesi, prontissimi a sfidare la Spagna per l'ennesima volta e costretti invece a rivedere i loro piani che ora sono molto più complicati.

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