E' difficile spiegare ai non addetti ai lavori che cosa è accaduto a Bologna sabato scorso. La prima domanda che mi sono sentito fare da chi non c'era è stata: che cosa avete deciso?
Solo chi ha un po' di dimestichezza con la politica (sportiva) può comprendere appieno il senso della risposta: non si è deciso nulla, ma è accaduto moltissimo.
E' accaduto, ad esempio, che il presidente Fihp Sabatino Aracu ha assunto su di sè le responsabilita per la situazione in cui si trova l'hockey su pista (nel suo intervento introduttivo) e si è preso l'impegno di portare fino in fondo un'analisi approfondita delle cose (nelle conclusioni), anche sulla base di quanto è emerso a Bologna. Un Aracu disponibile a discutere senza preclusioni di tutti gli aspetti con l'obiettivo di riportare l'hockey ai più alti livelli. Un Aracu che ha annunciato, già per il prossimo consiglio federale di metà ottobre, le prime decisioni concrete e la costituzione di un tavolo di lavoro al quale definire le misure da adottare. E l'impegno a rendere gli Stati Generali un appuntamento annuale, anticipando già alla prossima primavera l'edizione 2011 di questa particolarissima assemblea.
Un presidente Fihp al tempo stesso preoccupato e deciso a risolvere il problema, al punto da giocare d'attacco fin dal primo minuto. Aracu ha calato l'asso di briscola alla prima mano, invitando all'assemblea quel Gianni Massari che, dopo aver portato l'hockey italiano al massimo livello mondiale, lasciò la guida tecnica della Federazione per insanabili contrasti con i dirigenti federali. Un contrasto non ancora appianato come ha chiaramente dimostrato l'acceso battibecco tra lo stesso Massari e il vicepresidente Fihp e numero uno dell'hockey italiano Claudio Bicicchi durante l'intervento di quest'ultimo.
Il professor Massari ha catturato l'attenzione della numerosa e variegata platea con una "lectio magistralis" sull'hockey pista a metà strada tra "quello che poteva essere e non è stato" e quello che si potrebbe fare in futuro. Il suo intervento, ascoltato in religioso silenzio dalla platea, è stato di gran lunga il più applaudito e probabilmente anche quello politicamente più incisivo e significativo per l'effetto dirompente che ha avuto. Massari è riuscito a far sognare ad occhi aperti buona parte della platea.
Claudio Bicicchi, intervenuto a fine convegno, si è difeso come un leone al termine di una giornata in cui non sono mancate reiterate richieste di dimissioni nei confronti di tutti i consiglieri federali dell'hockey. Il vicepresidente ha ribadito la volontà di restare al suo posto (a meno che non siano i presidenti di società a chiedergli di dimettersi) e la convinzione di avere ancora molto da dare a questo sport. E ha sottolineato come tutte le scelte principali degli ultimi anni (regolamenti, allenatori delle nazionali, politiche federali) siano state condivise da tutto l'hockey italiano (federazione, settore tecnico, lega hockey, società) confermando in questo una linea difensiva apparsa evidente sin dall'indomani della disfatta della nazionale a Wuppertal: tutti colpevoli, nessun colpevole.
Tra Aracu, Massari e Bicicchi ci sono stati molti interventi, tutti significativi e di segno diverso: alcuni hanno messo sotto accusa la gestione federale e hanno proposto alternative, altri hanno cercato di giustificare lo stato di fatto come il frutto di diversi fattori (drastica diminuzione delle risorse, errori gravi e diffusi, ecc.), altri ancora hanno evidenziato problemi, messo sul tavolo idee e, più in generale, contribuito a costruire una agenda delle tante cose da fare. Tutti hanno concordato su un punto: adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per recuperare il tempo e il terreno perduti.
Per l'esperienza personale che mi sono fatto in tanti anni di riunioni, è stata decisamente l'assemblea più interessante e ricca di spunti a cui io abbia partecipato perchè, forse per la prima volta, ciascuno degli intervenuti ha cercato di fare proposte non strettamente legate alla situazione propria o del proprio club, ma nell'interesse di un intero movimento.
Hockeypista.it, in accordo con Fihp, vi propone tutti gli interventi in video e in versione integrale (trovate l'indice in fondo alla pagina). Sono più di cinque ore di filmati, ma il consiglio che mi sento di dare, soprattutto ai dirigenti di qualsiasi livello, è quello di prendersi il tempo per ascoltare tutte le opinioni: ci si fa davvero un'idea di quelle che sono le attese di un movimento.
Tra gli interventi di Bologna c'è anche quello del sottoscritto e la cosa merita due righe su hockeypista.it. Non tanto per il contenuto dell'intervento, che ciascuno di voi sarà in grado di giudicare, quanto per gli effetti che questo intervento avrà su hockeypista.it.
La fase delicata che l'hockey su pista sta attraversando e che con ogni probabilità sarà piuttosto lunga, richiede l'impegno di tutti, compreso il mio. Tuttavia, è mia ferma intenzione tenere hockeypista.it al di fuori della contesa politica che si è definitivamente e ufficialmente palesata a Bologna.
Questo sito racconterà tutto quello che accadrà in futuro, cercando di farlo con l'obiettività e il distacco di sempre e rappresentando le posizioni e i punti di vista di tutti. E il forum resterà luogo di discussione libero e aperto a tutti come è sempre stato. Lo devo alle migliaia di persone che quotidianamente "si nutrono di hockey" da queste pagine e spero di riuscire a farlo (tanto so che, se non ci riesco, troverete il modo di farmelo notare...).
Marcello Bulgarelli
TUTTI I VIDEO DEGLI INTERVENTI AGLI STATI GENERALI DELL'HOCKEY SU PISTA
1 -
Sabatino Aracu (presidente Fihp) - introduzione
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Fiorenzo Tonali (ex designatore arbitri serie A)
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Antonio Caricato (allenatore)
4 -
Massimo Barbieri (allenatore)
5 -
Giorgio Germini (presidente H.Scandiano)
6 -
Fausto Pozzan (allenatore)
7 -
Leo Siegel (presidente Lega Hockey)
8 -
Francesco Martini (allenatore)
9 -
Maurizio Corona (presidente H.Sarzana)
10 -
Alessandro Eccelsi (arbitro)
11 -
Marcello Bulgarelli (dirigente Correggio H.)
12 -
Fulvio Aloisi (allenatore)
13 -
Gianni Massari (ex CT nazionale italiana)
14 -
Fulvio D'Attanasio (presidente A.Lodi)
15 -
Camillo di Nicola (presidente CTA Piemonte)
16 -
Sandro Trabattoni (dirigente H.Seregno)
17 -
Claudio Bicicchi (vice presidente Fihp)
18 -
Sabatino Aracu (presidente Fihp) - conclusioni