Disastro supplementare, la Francia fa fuori gli azzurri

Scritto da Redazione - Pubblicato il 09/09/2010 - Ultima modifica
Non poteva andare peggio.
Davvero difficile pensare di uscire peggio di così da questo europeo. Quattro partite, due sconfitte, un pareggio e una sola vittoria, contro l'Inghilterra che sarà la nostra avversaria di domani nelle partite del pomeriggio, quelle che possono portarci al massimo ad un quinto, deludentissimo posto.
Non poteva andare peggio che uscire al golden gol di una partita che doveva essere già vinta nei tempi regolamentari e che invece ci è sfuggita tra le mani mentre eravamo in vantaggio numerico per la solita follia di Henry, cacciato per proteste a 30 secondi dalla fine con la partita ancora in bilico.
Non poteva andare peggio che uscire per mano della Francia che finalmente consuma la sua vendetta per i colpi mancati negli anni scorsi e che, partita con uno sconfortante 0-8 nella partita inaugurale contro la Svizzera, ha trovato la forza di rimettersi in piedi e ricominciare.
Soprattutto, non poteva andare peggio che perdere per colpe tutte ed esclusivamente proprie. Avere affrontato il primo tempo come se l'avversario fosse la Spagna o il Portogallo, difesa a zona e contropiede, anzichè cercare di fare la partita. Non avere chiuso la partita nel secondo tempo, giocato decisamente meglio rispetto alla prima frazione, sbagliando almeno una decina di palle gol. Avere commesso due ingenuità clamorose sul gol del 2-2, lasciando in pista un Dagostino menomato da una pallinata subita poco prima mentre Travasino perdeva ingenuamente una pallina a centropista e lanciava un incredulo Weber verso la gloria. Avere fallito la punizione di prima della vittoria a 30" dalla fine senza nemmeno tirare verso la porta. Avere sprecato 30 secondi di power play nel finale dei tempi regolamentari senza tirare in porta. Avere lanciato il contropiede della Francia scegliendo la soluzione del tiro da fuori all'inizio del supplementare.

Della partita c'è proprio poco da raccontare. Il primo tempo di una noia mortale va segnalato solo per i due gol: prima quello di Weber in apertura, poi quello del pareggio di Motaran (che arriva solo su rigore) e che ci manda al riposo sul pari. La ripresa, come detto, è decisamente meglio. L'Italia attacca di più e la Francia va subito in difficoltà e dopo 7 minuti va sotto 2-1 grazie al gol di Festa. Costretti ad aprirsi per cercare il pareggio, i transalpini lasciano ampi spazi al contropiede azzurro che però fa cilecca colpo dopo colpo. Un pizzico di sfortuna perseguita Illuzzi che colpisce un palo, ma sono molti di più gli errori a graziare il buon Gelebart che ci fa un figurone.
Nel finale la partita cambia volto con le squadre che sembrano giocare a chi commette l'errore più grave. Prima la Francia sbaglia la punizione del decimo fallo azzurro; poi l'Italia regala il gol del pari come descritto; poi la Francia perde la testa sul decimo fallo fischiato da Armati e perde Henry per proteste. Travasino batte la peggiore punizione di prima della sua carriera e, nei 30 secondi che restano da giocare, l'Italia non combina nulla neppure in superiorità numerica.
Nel supplementare, però, fa di peggio. Sempre con un uomo in più riesce a mettere la Francia in condizioni di segnare al primo affondo e di vincere una partita nella quale forse non sperava più.

E dopo il settimo posto di Vigo dello scorso anno al mondiale, da domani saremo la squadra favorita nella corsa al quinto posto. C'è di che meditare... sempre che ci sia qualcuno in grado ancora di farlo.
Vale la pena chiudere con qualche informazione storico-statistica per la quale ringraziamo Giorgio Tomaino. L'ultima sconfitta dell'Italia contro la Francia risale ai campionati europei del 1969 che si disputarono a Losanna; allora i transalpini ci sconfissero per 4-0 e in porta c'era il papà di Giovanni Fontana, Francesco. Da allora Italia e Francia si sono incrociate per 17 volte: 16 vittorie azzurre e un pareggio.

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