La Isello Vernici Valdagno espugna (5-3) Follonica e conquista il primo scudetto della propria storia iniziata 72 anni fa. Il sogno è diventato realtà martedì 8 giugno dopo gara quattro, al Capannino di Follonica, dei play off per lassegnazione del titolo tricolore. In gara4 di finale gli uomini di Valverde hanno violato la pista Armeni di Follonica e con la prima vittoria esterna della serie hanno messo in bacheca il tricolore. Grandi protagonisti il difensore Marco Motaran autore di una tripletta e il portiere Juan Oviedo, autentico baluardo insuperabile. Ma una prestazione stellare è arrivata particolarmente da Carlos Nicolia, metronomo incontrollabile di tutta la manovra biancoceleste assieme a un capitano Rigo stellare. La Banca Etruria deve fare ammenda per i due rigori e la punizione di prima non trasformate nel secondo tempo. Ma non soltanto su questo. Gli uomini di Paghi si sono autocondannati subito esibendo uno status mentale e nervoso precario, che ha prodotto solo una tensione negativa a danno del gioco.
Paghi, privo dello squalificato Molina, parte con un quintetto composto da Fontana in porta, Bracali, Velazquez, Polverini e Bresciani. Valverde, senza lo squalificato Raed, schiera Oviedo in porta, Rigo, Motaran, Nicolia e Tatataranni. Gli ospiti si portano in vantaggio al 9 esatto con un diagonale dalla distanza di Motaran. Al 15 Paghi inserisce la stellina Ordonez ed è proprio largentino a pareggiare i conti al 18 aggirando Oviedo e depositando la pallina nellangolo basso. Al 19 il Valdagno si riporta in vantaggio ancora con Motaran che batte Fontana con una gran botta da quasi metà pista. I maremmani accusano il colpo e, 55 più tardi, Nicolia penetra indisturbato nellarea maremmana e batte lestremo follonichese per l1-3. Ad accorciare le distanze ci pensa poco dopo Velazquez che batte con un diagonale Oviedo probabilmente coperto. A riportare i vicentini sul doppio vantaggio ci pensa ancora Motaran a 35 dalla sirena per la tripletta personale.
In apertura di secondo tempo il Valdagno colpisce ancora in contropiede con Nicolia che si invola e serve per Tataranni che di prima realizza il 2-5. Dopodiché il Follonica non riesce a trasformare ben due rigori (con Velazquez e Ordonez) e accorcia le distanze solo a 10 dalla fine con Ordonez. A 344 dal termine il Valdagno commette il 10° fallo, ma Ordonez fallisce la punizione di prima, dando di fatto il via libera alla vittoria finale del Valdagno. Alla fine, consegna della Coppa e medaglie con un corollario di festa sotto la curva dove si trovavano gli oltre 200 delle Brigate.
BANCA ETRURIA FOLLONICA ISELLO VERNICI VALDAGNO 3-5 (2-4)
Marcatori. Primo tempo: 11.00 Motaran (V), 1728 Ordonez (F), 1903 Motaran (V), 19.58 Nicolia (V), 21.16 Velazquez (F), 24.17 Motaran (V). S.T: 0.34 Tataranni (V), 14.32 Ordonez (F).
Follonica: Fontana (Tosi), Bresciani, Polverini, Velazquez, Bracali, Franchi, Salvadori, Ordonez, Salvini. All. Paghi.
Valdagno: Oviedo (Vallortigara), Motaran, Randon, Pranovi, Rigo, Nicolia, Bertagnin, Tataranni. All. Valverde
FINALE SCUDETTO
Gara1: Follonica - Valdagno 7-5
Gara2: Valdagno - Follonica 7-3
Gara3: Valdagno-Follonica 6-2
Gara4: Follonica-Valdagno 5-3
IL SINDACO PLAUDE ALLA ISELLO SCUDETTATA
Ieri sera è stata una serata storica per la città di Valdagno. La vittoria del primo scudetto della sua storia per una società gloriosa come quella dellhockey Valdagno è allo stesso tempo uno dei punti più alti mai raggiunti dallo sport cittadino.
Già ieri sera ho telefonato al presidente Dino Repele per portare a lui e a tutta la squadra (giocatori in primis, ma anche a tutto lo staff tecnico e allallenatore, a tutti i dirigenti, ai volontari, ai sostenitori e alla splendida tifoseria) i complimenti e le felicitazioni dellAmministrazione Comunale e di tutta la città.
Ieri sera tutta la città ha festeggiato, molti nelle proprie case, ma moltissimi anche nelle piazze e nelle strade.
Questa mattina - assieme al vicesindaco Giancarlo Acerbi e allassessore allo sport Alessandro Grainer - ho ricevuto in Municipio alcuni giocatori, dirigenti e tifosi reduci da una nottata di festeggiamenti. A loro ho ribadito i complimenti, ma ho voluto anche farli partecipi della consapevolezza che unintera città si è stretta a loro in questi anni straordinari, e ciò è senzaltro parte della forza che li ha condotti a questa storica vittoria.
A conclusione, ancora un pensiero particolare per Dino Repele, vera anima di questa società e di questa squadra, cui tutta la città deve esprimere grande riconoscenza.