'Estromessa l'A2 per compiacere una parte della tifoseria'

Scritto da Redazione - Pubblicato il 16/03/2010 - Ultima modifica
Non si placano le acque in quel di Follonica dopo la decisione della società di ritirare la squadra di serie A2 alla vigilia dei play off promozione.
Pubblichiamo una lettera inviata alla redazione di hockeypista.it da parte di un gruppo di soci del Follonica Hockey che non condividono la scelta adottata dalla società.


Di fronte ad avvenimenti sconcertanti e mai prima d’ora verificatisi negli ultimi 10 anni, da quando siamo soci della società Follonica Hockey, ci troviamo costretti ad esternare tutto il nostro dissenso rispetto alla conduzione della maggiore società sportiva della nostra città.
L’aver impedito ai ragazzi, tutti del nostro vivaio, la partecipazione ai play off di serie A2 che si sono conquistati sul campo, affrontando sacrifici anche economici, è una cosa ingiustificabile soprattutto perché totalmente immotivata:
- non è affatto vero che la Lega Nazionale Hockey e tantomeno la Federazione Italiana Hockey e pattinaggio abbiano fatto alcuna forzatura in tal senso.
- non è vero che ci siano problemi regolamentari: questa situazione era ampiamente prevista e regolamentata (vedi art. 15 regolamento gare e campionati, appositamente modificato per questa fattispecie).
- non è vero che è un problema economico: i ragazzi hanno da tempo comunicato alla società la disponibilità ad autofinanziarsi.
E’ vero invece che si è voluto dare un colpo, in maniera anche autolesionista, al nostro settore giovanile per compiacere un gruppo di tifosi che mal sopportano che si destinino risorse allo sport di base e alla crescita dei nostri giovani anziché ad aumentare gli ingaggi dei giocatori professionisti.
Su questo punto vogliamo richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale, della Follonica Sport e delle forze politiche in quanto riteniamo che le risorse pubbliche messe a disposizione, sotto varie forme, della Società Follonica Hockey debbano essere prioritariamente utilizzate per la promozione e lo sviluppo dello Sport di base: una prima squadra vincente è un piacevole corollario, non può essere una priorità.
Vogliamo inoltre stigmatizzare il modo davvero poco onorevole con cui si è gestita la vicenda: nessuno ha avuto il coraggio di dire ai ragazzi che cosa si stava facendo sulla loro pelle. Venerdì 12 il presidente Costagli aveva già comunicato la rinuncia del Follonica a completare la propria stagione agonistica, ma ai ragazzi si è detto che nessuna decisione sarebbe stata presa prima di lunedì 15; la notizia l’hanno appresa dai siti internet.
Questa è una mancanza di rispetto che non trova giustificazione.
Ci domandiamo infine: che cosa c’è di “sportivo” in questa rinuncia che consente al Pordenone l’accesso di diritto alla semifinale? Noi nutriamo fondati dubbi sulla conoscenza del termine sportività. Noi pensiamo che sportivo sia non favorire nessuno, pensiamo che sportivo sia portare a termine un percorso intrapreso con impegno e sacrificio. Così come pensiamo che non ci sia niente di sportivo nel far sprecare un anno di energie a 10 ragazzi per alla fine comunicar loro che niente di tutto quello che hanno fatto ha avuto un senso.

Un gruppo di soci del Follonica Hockey da oltre 10 anni.
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