La mannaia del giudice sportivo sabbatte su Marzella
Il tecnico ritornerà in panchina nel 2010. Ma il presidente Antonio Scioli, che non nasconde la sua amarezza e il suo stupore, annuncia che la società si appellerà alla Corte dAppello Federale per ridurre la squalifica a Marzella.
Scritto da AFP Giovinazzo
- Pubblicato il 29/10/2009 - Ultima modifica
La violenta steccata di Ortogni a Gimenez, accaduta nelle battute conclusive del match col Seregno, a risultato ormai acquisito dai pugliesi, ha avuto pesanti conseguenze disciplinari. A pagarne le conseguenze sono il portiere del Seregno Andrea Ortogni, fermato fino al 31 gennaio e multato per 1.000 euro, e l'allenatore dellAfp Giovinazzo, Pino Marzella, squalificato fino alla fine del 2009 e multato per 650 euro.
Il guardiano del Seregno dovrà star lontano dai campi sino al 31 gennaio 2010 «in quanto si legge sul comunicato della F.I.H.P. - quando mancavano circa tre minuti alla fine della partita e l'azione si svolgeva dalla parte opposta del campo, abbandonava la sua posizione da portiere e colpiva proditoriamente l'unico giocatore avversario che si trovava nei suoi paraggi procurandogli un livido sotto l'occhio destro che avrebbe anche potuto avere conseguenze più gravi e, ad abundantiam, provocando un grave parapiglia in campo per la reazione di tutti i giocatori e dei componenti della panchina del giocatore colpito, nonché degli avversari, tanto che un dirigente veniva colpito con un pugno al volto da parte dell'allenatore del giocatore colpito».
Pino Marzella, invece, ritornerà in campo allinizio del 2010 «in quanto si legge sul comunicato della F.I.H.P. - quando mancavano circa 3 minuti alla fine della partita, a seguito di un grave fallo subito da un suo giocatore, invadeva il recinto riservato della squadra ospitata insieme a tutti i componenti della sua panchina e, nel parapiglia che ne seguiva, colpiva con un pugno al volto un dirigente della squadra avversaria, tanto da dover essere portato in ospedale per un accertamento».
Una decisione che ha lasciato allibito il presidente Antonio Scioli: «Sono amareggiato - dice il numero uno dellAfp - perché proprio non ci voleva, ma andremo vanti. Ed in ogni modo ricorreremo alla Corte dAppello Federale».
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