Mariotti: 'Non mi dimetto, il Follonica lo alleno io'
L'allenatore del Follonica conferma la sua intenzione di restare alla guida del club maremmano, ma chiede chiarezza alla nuova dirigenza e, soprattutto, vuole mano libera nella gestione tecnica della rosa. 'L'arrivo di mio fratello Enrico -dice- è alla nostra portata'.
Scritto da Marcello Bulgarelli
- Pubblicato il 21/08/2009 - Ultima modifica
E' un fiume in piena Massimo Mariotti. Raggiunto al telefono all'indomani dell'ennesimo incontro con la nuova dirigenza del Follonica, l'allenatore più vincente d'Italia non usa mezzi termini e dà la sua versione su quello che sta succedendo dentro e fuori dal Capannino.
Mentre si diffondono i primi rumors di un suo avvicendamento alla guida del Follonica (l'ex allenatore del Castiglione Federico Paghi è dato in pole position per prendere il suo posto), Mariotti convoca una conferenza stampa e conferma a Hockeypista.it che lui a lasciare il Follonica non ci pensa proprio.
"Io ho un contratto datato 20 agosto 2006 e firmato dal dottor Massimo Pagnini che mi lega al Follonica fino al 2012 e non ho alcuna intenzione di dare le dimissioni. Capisco che la situazione caotica che sta interessando la società e i problemi finanziari che sono oggettivi e che è inutile negare favoriscano la diffusione delle voci più disparate. Ma io resto al mio posto e conto di riprendere la preparazione lunedì 31 agosto".
Chiaro. Ma con che squadra?
"Con quella più competitiva possibile che per me significa Tosi, Fontana, Velasquez, Molina, Bresciani, Polverini, Salvadori, Bracali e Enrico Mariotti. Senza Tony Sanchez perchè non ci sono le condizioni e la trattativa non è mai andata oltre ad una prima verifica delle condizioni necessarie".
Sarebbe un Follonica di alto livello, ma l'accordo con Enrico Mariotti sembra al di fuori della portata della società.
"Occorre capire quale linea vuole seguire la società. Fino a 20 giorni fa l'obiettivo era quello di ridurre i costi, ma rimanere competitivi. Con mio fratello c'era già un accordo verbale di massima chiuso con i dirigenti Serafini e Soldateschi, così come con gli altri nuovi arrivati. Mentre gli altri accordi sono stati ratificati, ad Enrico è stata proposta una riduzione del compenso del 45% e la trattativa si è arenata".
Però se i soldi non ci sono diventa difficile chiudere accordi così impregnativi.
"A me è stata proprosta una riduzione del 25%, senza tenere conto che dalle passate stagioni avanzo praticamente un anno di stipendio. Se a tutti i componenti della rosa si chiede una riduzione del 25%, cosa che mi pare più corretta ed equa, allora io sono d'accordo e ci sono anche i soldi per completare la squadra con l'arrivo di Enrico e rimanere ai vertici dell'hockey italiano. In ogni caso, pochi o tanti che siano i soldi a disposizione, il modo con cui si allestisce la squadra è compito dell'allenatore e non una cosa che si fa sopra la sua testa".
Quindi ci sarebbe la precisa volontà, da parte della nuova dirigenza, di non portare Enrico Mariotti a Follonica?
"I nuovi dirigenti mi hanno telefonato ieri per dirmi che non ci sono più le condizioni per approntare una squadra competitiva. Io ho accettato di rimanere qui e di non cercare altre sistemazioni perchè c'era un progetto di buon livello, almeno fino a venti giorni fa. In ogni caso io non ho alcuna intenzione di andarmene, anche se è sempre più evidente che c'è qualcuno che ha un'altra strategia in testa e che pensa di poter giocare a subbuteo con le persone".
Fin qui Massimo Mariotti. Ma non ci vuole molto ad intuire che la telenovela Follonica, che ha caratterizzato questa torrida estate, sopravviverà al gran caldo e andrà avanti ancora per molto tempo ed è davvero difficile fare pronostici su quello che succederà nella stanza dei bottoni e a bordo pista dei vicecampioni d'Italia.
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