Il Forte dei Marmi sulle tracce di un portiere e un attaccante

La fortuna di poter giocare ancora in serie A1 è per il Forte un'occasione troppo importante per non essere sfruttata al meglio, cioè con un campionato di alto profilo senza lo spettro della lotta per la salvezza e magari un'altra pesante retrocessione

Scritto da Hockey Forte dei Marmi - Pubblicato il 24/07/2009 - Ultima modifica
SQUADRA FATTA, SARA’ UN FORTE DEI MARMI DAI MOLTI VOLTI NUOVI
UN BUON TEAM PER IL NEOPRESIDENTE MAINES
IL CALENDARIO PREVEDE UNA PARTENZA DA INCUBO, MA IL G.M. LUISI SA DI AVERE MESSO SU UN BUON TEAM

Certamente il calendario non favorirà i rossoblù, che affronteranno le quattro squadre più forti nelle prime cinque giornate, ma se il campionato della scorsa stagione si è dimostrato tra i più equilibrati, questo lo sarà ancor di più, col Forte che non vuole rischiare assolutamente nulla.
Ecco quindi che la Società fortemarmina del neo presidente Saverio Maines ha cambiato i suoi obiettivi, o meglio ha, come si dice, alzato il tiro, puntando sempre ad un altro portiere e ad un attaccante ma di maggior caratura tecnica, grazie anche alla possibilità di sfruttare il mercato straniero, con il General Manager Luisi che stempera le polemiche che si sono innescate circa l’utilizzo dei giocatori più giovani,”Se la serie A2 poteva essere un occasione per far crescere i nostri giovani, sono sicuro che una serie A1, con una squadra competitiva, consentirà loro di imparare e, soprattutto, di giocare molto più di quanto non si sarebbe verificato con una rosa meno competitiva che rischiava di essere sempre in affanno; il lavoro di mercato è stato fatto anche in questo senso.”
E un chiarimento sembra dovuto anche in chiave portieri, superato “l’affaire” di Stagi, con l'ex nazionale che dopo aver annunciato il ritiro ci ha ripensato allettato dalle proposte economiche del Sarzana, la Società aveva in un primo momento puntato su Bandieri, reputato più che in grado di sostenere la titolarità per la serie cadetta, ma dopo il ripescaggio in A1, Luisi non se l’è sentita di lasciare una così grossa responsabilità sulle spalle del giovane portiere viareggino, così, visto che Crudeli insisteva per avere un altro portiere di alto livello, la scelta si è orientata su un nome importante, dove i rossoblù hanno vinto una concorrenza molto agguerrita.
Tornendo però alle aspettative del Forte, è chiaro che la priorità fosse data alla ricerca di un attaccante con esperienza e capacità, sfumata la pista italiana di Dolce e quella spagnola di Sanchez, il mercato di riferimento era ancora quello iberico, anche per una migliore intesa con il confermatissimo Gimenez, nonchè per i minori costi, soprattutto a livello organizzativo, che un atleta comunitario ha rispetto a un pari grado argentino. La Società rossoblù ha voluto fare scelte oculate, di alto livello tecnico, attenta però a non superare il tetto prefissato, tutti obiettivi centrati, la rosa è ormai completata e i nomi saranno ufficializzati nella giornata di sabato, ma la conferma di Luisi e Checchi, che in questi giorni hanno lavorato moltissimo per ridisegnare insieme a Crudeli la squadra, è già avvenuta.
A questo punto per il Forte si può parlare di una vera rivoluzione, con quasi il 50% della rosa completamente nuova, Crudeli, Bandieri, un secondo portiere italiano di grande livello, un valido attaccante spagnolo il cui arrivo è già stato dato per certo ad un altra importante squadra italiana, un secondo attaccante italiano, giovane ma tra i più promettenti, quindi lo spagnolo Gimenez, poi Bonani, Bellè, Santucci, Giorgi, Maggi e Leonetti a chiudere la top 12
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