Rapetto rilancia: 'L'Hockey Novara è di chi lo vuole gestire'

Mentre sui muri della città piemontese compaiono scritte minacciose nei confronti del presidente azzurro, Massimo Rapetto continua la sua battaglia contro la Lega Hockey e lancia una sfida: resto presidente, ma chi vuole la gestione sportiva del club si faccia avanti.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 29/04/2009 - Ultima modifica
Sarà senza dubbio un'estate calda a Novara, antica capitale dell'hockey su pista italiano oggi in deciso declino. La prossima stagione di serie A1 sarà la prima senza nessuna squadra novarese ai nastri di partenza; in particolare senza l'Hockey Novara.
Lo sanno tutti, lo sanciscono comunicati ufficiali della Lega Hockey e documenti approvati dall'Assemblea dei club di A1 e A2, ma il presidente Massimo Rapetto non accetta quei verdetti e continua a combattere la sua battaglia solitaria.
A Novara la tensione sale al punto da scomodare la magistratura. Il presidente dell'Hockey Novara, infatti, ha sporto denuncia contro ignoti per le scritte minacciose nei suoi confronti che sono apparse su alcuni muri della città. "Un gesto incivile", lo definisce un comunicato stampa emesso dallo stesso Rapetto, e anche inquietante e vigliacco aggiungiamo noi: non è certo con accuse anonime e minacce scritte sui muri che si affronta e risolve il problema dell'Hockey Novara, anche se lo sconforto dei tifosi di fronte al baratro è comprensibile.
Nello stesso comunicato, che riportiamo integralmente in calce a questo articolo, Rapetto ribadisce le sue accuse alla Lega Hockey e la legittimità del Novara ad iscriversi alla serie A1, l'unica categoria consona al blasone della società.
Rapetto, però, fa una significativa apertura che è una implicita sfida ai promotori della Fondazione Hockey Novara 2009. Il presidente azzurro, pur confermando di non avere alcuna intenzione di farsi da parte, mette a disposizione la gestione sportiva di tutta la società: dalla serie A1 alle giovanili. Un modo, nemmeno troppo velato, di invitare chi ha carte da giocare a farlo.
Vedremo quali saranno i futuri capitoli di questa storia. Intanto pubblichiamo il comunicato stampa emesso ieri dall'Hockey Novara e firmato proprio dal presidente Massimo Rapetto.

Nei giorni scorsi, in alcuni punti della città di Novara, sono state riscontrate alcune scritte ingiuriose all’indirizzo della mia persona, che oltre a rappresentare un pessimo segnale di civiltà, sanciscono la più totale mancanza di un dialogo salutare al bene dell’Hockey Novara. Vorrei precisare che tale atto disdicevole, che colpisce in maniera diretta perché rivolto alla mia sfera privata, è stato prontamente segnalato alla Autorità Giudiziarie competenti, alle quali è stato fornito anche il materiale audio/visivo che rivelerà gli autori di questo gesto criminoso.
Ciò che rattrista in modo particolare, è la consapevolezza che una società gloriosa come l’Hockey Novara debba annoverare fra i propri sostenitori persone di questo rango, in assoluto non degne di essere considerati tifosi ma autentici “ignoranti”. La speranza mi induce a credere che siano ben diversi gli sportivi azzurri che credono ancora nella società, ai quali chiediamo il loro sostegno, soprattutto con la cognizione che se così non fosse, un eventuale destino indecoroso della stessa (al quale questa dirigenza ha avuto già una volta la forza di opporsi), rappresenterebbe la conseguenza più razionale.
E’ altresì evidente che, da parte mia, cercherò in ogni modo di cautelare in qualunque modo la sopravvivenza della stessa, che a differenza delle precedenti gestioni non è mai stata in discussione. Inoltre, ci terrei a ribadire il fatto che rifiutare una serie inferiore (ingiusta perché senza motivazione), vuol essere anche un segno verso quegli enti che cercano di delegittimare la storia della società, offendendola in modo vergognoso.
Si vince e si perde, ma sul campo e non attraverso canali mediatici. Come negli ultimi cinque anni, anche in questa stagione l’Hockey Novara ha conquistato e mantenuto la propria posizione in A1, posizione che si sarebbe addirittura rafforzata se la notizia prematura di escludere la squadra dalla disputa dei Play-Off non avesse demotivato i giocatori, attraverso un comunicato inammissibile (il n° 58) della Lega Hockey, che oltre a venir meno ai propri fondamenti (la cautela e la salvaguardia delle società che rappresenta), ha ragionevolmente e indiscutibilmente “de facto” falsato il proseguo della stagione in corso: si vince e si perde sul campo, non per e-mail.
Da parte mia credo che il dialogo sia sempre stato un fattore molto rimarcato, sia perché credo nel rispetto reciproco delle parti e degli eventuali pareri discordanti che possono venire ad incontrarsi, sia per una critica oggettiva (ma esclusivamente costruttiva), che porti la società Hockey Novara a migliorarsi sotto tutti i punti di vista, tralasciando qualunque affronto o prepotenza nei confronti di chi, oggi, si manifesta al dialogo sincero ed onesto rivolto a tutti gli interessati.
Colgo ancora una volta l’occasione per offrire pubblicamente, a chi dimostrasse interesse e potenzialità, la completa gestione tecnica della società e di tutto ciò che riguarda la prima squadra, le giovanili e la serie B, con l’impegno di trovare esclusivamente le risorse, umane e materiali, per l’area sportiva, con costi e ricavi che necessariamente a fine anno dovrebbero andare a compensarsi. Quindi la possibilità di iniziare una gestione senza debiti pregressi, a differenza di quando venne da me rilevata nel 2004. Conseguentemente la proprietà sarebbe comunque sempre responsabile della gestione di questa dirigenza, fornendo esempio di garanzia di non poco conto.
Un’eventuale cordata interessata veramente al bene dello sport e dell’Hockey Novara (e non ad altro…), non potrebbe trovare opportunità migliore: la possibilità di ridare lustro a questo sport senza alcun costo aggiuntivo. E’ evidente che come a suo tempo venne fatto, anche adesso qualcuno deve avere il coraggio e la forza di farsi avanti e sappiamo perfettamente che non è cosa da tutti… il tempo per le parole è finito. Chi vuole fare i fatti lo dimostri, altrimenti sgombri il campo.
Credo che dopo aver mantenuto in vita per altri cinque anni l’Hockey Novara, con grandissimi sacrifici di risorse umane ed economiche, questa sia l’offerta in assoluto più ragionevole e reciprocamente decorosa.

Il Presidente
Massimo Rapetto
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