Il Breganze licenzia Fabio Chiarello per provare a scuotersi

Dopo la sconfitta interna contro il Prato il club rossonero interrompe il rapporto con il proprio tecnico per dare una scossa all'ambiente. Al suo successore, il cui nome è ancora da decidere, il difficile compito di riportare ordine in uno spogliatorio t

Scritto da Redazione - Pubblicato il 31/01/2005 - Ultima modifica
Fabio Chiarello non è più l'allenatore del Breganze. L'ex tecnico della nazionale giovanile è stato esonerato dalla società del presidente Rigon all'indomani dell'ennesima sconfitta di un campionato che avrebbe dovuto essere ricco di soddisfazioni ed invece si sta trasformando in un vero e proprio calvario.
Lo stop interno contro il Prato è stato l'ultimo atto di un malumore che covava da tempo, frutto di una serie di delusioni riscattate soltanto in parte dai successi europei che vedono il Breganze approdato ai quarti di coppa Cers e prossimo avversario, in questa sede, del Bassano.
Nel comunicare l'esonero di Chiarello, il Breganze ribadisce stima e apprezzamenro per il tecnico veneto che di fatto viene assolto in buona parte dalle accuse di non aver saputo gestire il gruppo a lui affidato. Le responsabilità sarebbero in misura ben maggiore di una squadra poco incline ad adeguarsi agli ordini del tecnico, vittima di uno spogliatoio frantumato a causa di troppi leader.
In pratica Chiarello paga per tutti per colpe non sue, come accade spesso agli allenatori.
Il Breganze non ha ancora reso noto il nome del successore di Chiarello che certo non troverà il clima e le condizioni migliori per riportare su percorsi più tranquilli una squadra immersa fino al collo nella lotta per non retrocedere.
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