Il Casa Mora è ancora terra di conquista per Giovinazzo

Non c’è niente da fare. Il Giovinazzo per il Ciabatti è proprio una bestia nera. Nella sesta giornata del campionato di A1 il Castiglione deve alzare nuovamente bandiera bianca, di fronte ai ragazzi scatenati di Pino Marzella. 4-1 per la squadra del presidente Antonio Scioli, raggiante al termine del match per una vittoria fatta tutta di sostanza.

Scritto da Enrico Giovannelli - Pubblicato il 16/11/2008 - Ultima modifica
CIABATTI LEGNAMI CASTIGLIONE: Andrea Dalzotto, (Francesco Consigli); Riccardo Salvadori, Matteo Migliorini, Victor Bertran, Matteo Crudeli, Massimo Bracali, James Taylor, Pablo Saez. All. Federico Paghi.
AFP GIOVINAZZO: Maximiliano Chiaramonte, Michele Stallone; Luigi Lezoche, Federico Garcia Mendez, Angelo Depalma, Ivo Ranieri, Dario Gimenez, Antonio Dagostino, Raffaele Altieri, Domenico Illuzzi. All. pino Marzella.
RETI: p.t (0-2) 13'06 Illuzzi (G), 17'41 rig. Lezoche (G); s.t. 3'56 Bertran (C), 21'49 Illuzzi (G), 24'52 Depalma (G).
ARBITRO: Cristiano Parolin di Vicenza
Note: spettatori 300 circa; espulsioni definitiva per Bracali, temporanea per Chiaramonte 2'

Il Castiglione invece, è incappato in una serata storta. Il gioco di attesa dei biancoverdi pugliesi ha messo in crisi la voglia di correre dei maremmani, frenati al limite dell’area. Una partita viva a tratti. Il Giovinazzo ha sfruttato tutte le occasioni, mentre i biancocelesti di casa, soprattutto nel secondo tempo, si sono scontrati anche con le paratissime del portiere argentino Chiaramonte, protagonista assoluto del match. Al pronti via squadre accorte. Il gioco sembra al rallentatore, con gli avanti pugliesi che vanno spesso dietro gabbia e lasciano due uomini a centro pista. Il Ciabatti è come sorpreso e non riesce ad effettuare il solito pressing. La prima occasione dopo 5’. Un fallo su Gimenez porta sul dischetto Illuzzi: il tiro è neutralizzato dal solito Dalzotto. Il Castiglione non riesce a sfondare. Bertran ci prova anche dalla distanza, ma l’assenza di Martelli per squalifica si sente, visto che un po’ di inventiva avrebbe fatto comodo. A metà tempo il Giovinazzo passa. Gimenez quasi dall’angolo serve a centro area lo smarcato Illuzzi: il tiro a incrociare muore nell’angolino opposto per l’1-0. Il Castiglione non riesce a reagire e allora gli ospiti raddoppiano. Il capitano del Ciabatti commette un fallo con la stecca in area su Illuzzi, con Parolin molto deciso che tira fuori il rosso diretto. Il rigore lo tira Lezoche mandato in pista apposta, e la conclusione non lascia scampo per il 2-0. Questa volta il Ciabatti reagisce dopo pochi secondi. Il rigore è sulla stecca di Saez. Dopo il giallo su Chiaramonte, prontamente sostituito, è Stallone che vola a respingere la conclusione dell’argentino. Il Ciabatti si sveglia nel finale di tempo: Taylor dalla distanza centra il palo. Nella ripresa è tutto un altro Castiglione. A dare fiato e speranze alla truppa biancoceleste è al 4’ Bertran: Victor avanza per linee centrali e la sua conclusione con l’uomo davanti, muore al sette alla sinistra di Chiaramonte. Il gol galvanizza il Ciabatti che mette sotto assedio l’area ospite. Le conclusioni non si contano, ma deviazioni e in qualche occasione le paratissime di Chiaramonte, stoppano tutti gli attacchi. Il Giovinazzo si vede in contropiede. Prima un palo di Depalma, e poi nel finale i gol che chiudono l’incontro. A tre minuti dalla fine il contropiede da sinistra di Illuzzi è mortifero: il bomber avanza da sinistra indisturbato, e in diagonale spara nell’angolo opposto. A una manciata di secondi dalla fine, nell’ultimo contropiede solitario, è Depalma che sigilla la vittoria segnando il 4-1.
CASTIGLIONE. Facce scure in casa Ciabatti. Nel dopo gara il presidente Maurizio Pericoli e l’allenatore Federico Paghi analizzano l’andamento del match e concordano su una tesi: «Dopo le prime cinque gare di questo campionato tutte molto tirate, contro il Giovinazzo abbiamo pagato forse lo stress accumulato. La sconfitta ci può stare». Continua il massimo dirigente biancoazzurro: «Abbiamo concesso un tempo di vantaggio alla squadra pugliese. Poi nella ripresa meritavamo addirittura di pareggiare. I gol nel finale che hanno chiuso lo score non fanno testo. Ora però è tempo di incominciare a vincere. Contro il Breganze sabato prossimo giochiamo ancora in casa e non possiamo più permetterci di fallire». Paghi è dispiaciuto per lo stop e forse anche per la prestazione opaca dei suoi: «Ci siamo svegliati tardi e nella ripresa il nostro pressing non ha reso fino in fondo». Il coach maremmano non recrimina sulle assenze: «Non siamo stati capaci di esprimere il nostro gioco. IL Giovinazzo ci ha imbrigliato. Una partita decisamente in chiaro scuro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire immediatamente». Chi invece raccoglie sempre punti al Casa Mora è Pino Marzella. Il “mito” di Giovinazzo non si nasconde: «E’ vero, ai ragazzi questa è una pista che piace, riusciamo sempre a fare delle belle partite. Siamo riusciti ad andare in vantaggio e la nostra tattica ha messo in difficoltà il Castiglione. Avevo chiesto ai miei di aspettare il quintetto di Paghi, per poi ripartire». Marzella si nasconde solo quando il discorso scivola sui numeri: «Il nostro obbiettivo principale rimane la salvezza. Abbiamo una squadra giovanissima, con l’età media sui vent’anni. Vogliamo se ci riesce dare fastidio, ma per ora pensiamo solo a salvarci, poi si vedrà».

Enrico Giovannelli
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