Il Berti Auto a Castiglione con Taylor fin dall'inizio

L'Inglese è arrivato per rinforzare Zen & Co.

Scritto da - Pubblicato il 14/01/2005 - Ultima modifica
Dodicesima giornata, la penultima del girone di andata, e il Berti Auto fa visita al Castiglione, in provincia di Grosseto. Partenza in tarda mattinata per la lunga trasferta in pullman ed è questo uno dei problemi dei giallorossi, che di solito blocca i ragazzi di Nunes per i primi 15 minuti. Castiglione in netta ripresa con la recente vittoria addirittura a Trissino, capolista con Reggio: un cambio di allenatore in corsa, arrivato Bellan in panca, che ha fatto davvero bene, con una ritrovata finalizzazione al gol, cosa che mancava da inizio stagione. Un inizio traballante quasi critico ed ora un momento straordinario, anche con l'arrivo di un bomber di razza, decimo in A1, Fernando Garay direttamente dall'hockey Novara. Il bomber per ora dei toscani è Alessio Pericoli, 7 marcature, seguito da Migliorini 6, segno di un attacco davvero leggerissimo, il secondo peggior dell'A2, mentre è stupefacente la miglior difesa con portier Saccocci, ex giallorosso, quarto in graduatoria. I nomi sono comunque gli stessi della scorsa stagione: Bracali, Borraccelli, Martelli, Ghirlandini con il nuovo volto di Salvadori. E' un incontro dei più ardui in questo momento per il Berti Auto, in un palasport sempre molto caloroso, ma non è impossibile sognare con un attacco dei migliori dell'A1, con Zen capocannoniere, in grandissima forma, e un Taylor freschissimo e ansioso di ritornare a giocare, dopo lo Stage in prima squadra. Il problema cronico di Luis Nunes è sempre la difesa: nonostante la presenza di un guru, Manolo Stella, la squadra si sbilancia sempre troppo in avanti, e con Taylor la retroguardia dovrebbe rinforzarsi decisamente. Se Franco Lombino non realizza più, importante il suo apporto alla squadra, è Alberto Peripolli a sostituirlo come in una staffetta. Alberto Vidale darà una mano davanti mentre Coach Nunes solo in caso di estrema necessità potrebbe ritornare con la stecca in mano. Rinforzarsi in difesa per attaccare come sanno fare i ragazzini terribili, questo l'obiettivo finale.
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