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E' finita con la Spagna campione nel tripudio dei 3.500 spettatori del Palasport di Oviedo.
E' finita come tutti avevano pronosticato, con la squadra più forte che ha meritatamente vinto e con la sola formazione che è riuscita a tenerle posto che l'ha accompagnata sul podio, un gradino sotto.
La classifica del campionato europeo di Oviedo rispecchia perfettamente le gerarchie dell'hockey continentale. Il dominio della Spagna si prolunga per un altro anno (e forse è destinato a durare ancora, dato che i mondiali del 2009 saranno proprio in Spagna, a Vigo); il Portogallo recupera terreno rispetto allo scivolone dello scorso anno a Montreux e anche rispetto al bronzo di Monza 2006; l'Italia risale sul podio dopo due quarti posti amari (europei e mondiali) e lo fa con una nazionale priva di campioni e sulla quale in pochi avrebbero scommesso. Il vero passo indietro lo fa la Svizzera che crolla al quinto posto dopo avere rinnovato radicalmente il gruppo che aveva raggiunto le finali europee e mondiali.
Nella finale del campionato europeo la Spagna ha brillato meno rispetto alle gare della settimana. Merito di un Portogallo all'altezza, capace di creare difficoltà ai funamboli in camiseta roja e tenere sempre sulle spine la squadra più forte. Perchè, a parte il risultato striminzito di 1-0, anche questa sera la Spagna ha dimostrato di essere più forte e di meritare il titolo continentale.
Al Portogallo resta la consolazione di averci provato sul serio, di esserci andato vicino e di avere messo in mostra il giocatore più interessante dell'intera competizione (ovviamente escludendo i fuoriclasse già conosciuti e affermati): il nome di Ricardo Barreiros, 26enne capocannoniere del torneo con 10 reti (in forza al Benfica), è destinato a riecheggiare nei palasport più importanti d'Europa.
L'appuntamento con il campionato europeo è per il 2010 in Germania, in quella Wuppertal che resta il teatro dell'ultima, grande affermazione dell'hockey su pista italiano, campione del mondo nel 1997.